Osservatorio regionale sul trasporto pubblico: si è parlato della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo
Tra i componenti del tavolo permanente c'è anche l'associazione CODICI con l'avvocato Vincenzo Maltese
Si è insediato nei giorni scorsi, l'Osservatorio permanente sul trasporto pubblico, voluto dal governo Musumeci, che, oltre che dell'assessore Marco Falcone, vede la partecipazione di comitati dei pendolari, diverse associazioni consumatori, i dirigenti dell'Assessorato regionale ai Trasporti e Mobilità , i vertici di Ferrovie dello Stato e Trenitalia. A rappresentare l'associazione Codici c'è l'avvocato trapanese Vincenzo Maltese, già componente dell'ufficio legale regionale dell'associazione di tutela dei consumatori.
Codici ha chiesto all'assessore di migliorare e aggiornare la Carta dei Servizi, per innalzare gli standard qualitativi del servizio oggi esistente, di prevedere le procedure conciliative tra utenti e Pubblica Amministrazione e di migliorare la mobilità urbana eliminando i passaggi a livello che causano disagi e ritardi nella circolazione, anche per i mezzi di soccorso. Una procedura che Rete ferrovie italiane (RFI) ha avviato, chiedendo alle amministrazioni comunali interessate, tra cui quella di Trapani, di approvare i relativi progetti.
"Per quanto riguarda il collegamento ferroviario Trapani-Palermo via Milo, il governo Musumeci ha previsto la sostituzione dei vagoni con quelli elettrificati e la spesa passerebbe da 104 a 244 milioni di euro - spiega Maltese - ragion per cui i lavori per la nuova tratta dovrebbero iniziare entro il 2020, come riferito durante la riunione del tavolo dall'assessore Falcone".
Attualmente si impiegano 2 ore e 30 minuti per raggiungere Trapani mentre l'obiettivo del governo regionale è di giungere nel capoluogo in 1 ora e 40 minuti. La linea ferroviaria Palermo-Trapani è interrotta dal 2013 a seguito di una frana. Altri interventi di modernizzazione della rete riguardano il collegamento della stazione palermitana di Notarbartolo con Punta Raisi e la linea Catania-Siracusa.
Nel corso della riunione del tavolo tecnico regionale, le associazioni dei consumatori hanno rilevato che, in Sicilia, dal 2010 al 2018, si sono verificati aumenti delle tariffe del 11,4% a fronte di un taglio dei servizi del 5%. "Apprezziamo, comunque, la scelta del presidente Musumeci e dell'assessore Falcone che si stanno dimostrando attenti ai diritti dei cittadini - concludono Zammataro e Maltese - e di aver costituito questo organismo permanente che si riunirà periodicamente per monitorare le problematiche delle varie realtà territoriali".
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