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L'Air show chiude "Fly for peace"

21 Luglio 2014 09:47, di Ornella Fulco
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Si è chiusa con lo spettacolare "Air show" - che ha convogliato migliaia di persone sul lungomare Dante Alighieri per assistere alle evoluzioni acroba...

Si è chiusa con lo spettacolare "Air show" - che ha convogliato migliaia di persone sul lungomare Dante Alighieri per assistere alle evoluzioni acrobatiche di velivoli e pattuglie - la tre giorni di Fly for peace, dedicata al tema della pace che ha visto, fianco a fianco personalità internazionali e semplici cittadini uniti dalla volontà di "scegliere la pace piuttosto che il conflitto" - come ha affermato l'astronauta Luca Parmitano, anch'egli ospite della manifestazione. Ieri, la mattinata era iniziata con la celebrazione della messa in piazza Vittorio, trasmessa in diretta su Rai Uno. «Auspico che “Fly for peace” contribuisca a favorire la presa di coscienza degli universali valori della pace e della solidarietà. Auguro vivi auspici per un rinnovato impegno nella costruzione di una convivenza più giusta e fraterna, privilegiando il dialogo come forma di incontro per fuggire dalla globalizzazione dell’indifferenza, che fa lentamente abituare alla sofferenza dell’altro». Queste le parole di Papa Francesco contenute nel messaggio fatto giungere dal Segretario di Stato Pietro Parolin al vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli, lette durante la celebrazione eucaristica. E ancora il Papa: «Affido i voti e le attese alla materna intercessione di Maria, Madre del Principe della pace, perché le popolazioni di Sicilia e del Mediterraneo siano colme di prosperità e di speranza». «Oggi più che mai - ha detto poi Fragnelli nel corso della sua omelia - i popoli e le nazioni che vivono sulle rive di questo mare prendono coscienza di avere una comune vocazione e missione permanente: vivere e condividere quel messaggio di verità, di rispetto e di carità, che ha ricevuto e che si rivela valido sempre». E ancora: «Èuna luce che accoglie il grano buono e la zizzania, attendendo lo sviluppo e la mietitura. La luce che insegna ad amare gli uomini. Dio è provvidenza e si prende cura di tutte le cose; la sua forza è diversa da quella politica e da quella militare. La “forza” di Dio è fatta di giustizia e d’indulgenza, di mitezza paziente che vince ogni resistenza e paura. Èforza che apre il cuore dei peccatori al pentimento». In prima fila, durante la celebrazione, i disabili assistiti dall’Unitalsi e dalle associazioni di volontariato della città e rappresentanze di fedeli giunte da tutte le parrocchie della Diocesi di Trapani. «Al Dio della pace - ha concluso il vescovo - chiediamo di infonderci il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace, di renderci disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono». Alla messa ha partecipato anche il maggiore Luca Parmitano che ha pregato, durante la preghiera dei fedeli, «perché tutti coloro che sono impegnati del progresso scientifico si aprano alla scienza del cuore». Ad ascoltarlo, in prima fila, c'era anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale Pasquale Preziosa. Poi, nel pomeriggio, il cielo di Trapani si è fatto teatro per le esibizioni dei velivoli dell'Aeronautica militare italiana, dal Tornado all'Eurofighter, agli elicotteri del SAR che hanno anche simulato un'operazione di salvataggio in mare, dall'Atlantic al B737, al C27j. Poi spazio all'esibizione di Francesco Fornabaio sul suo Extra300L, e alle pattuglie Breitling e We Fly, quest'ultima - unica nel suo genere - composta da piloti, nella vita di tutti i giorni in carrozzina, che "osano volare" come dice il motto della compagine, e che hanno regalato con il loro messaggio un'emozione in più a chi ha seguito le loro manovre. Di loro aveva parlato anche Samantha Cristoforetti, l'astronauta italiana in procinto di partire per una missione sulla stazione spaziale internazionale, in collegamento da Houston sabato sera, nel corso del talk show in piazza Vittorio condotto dalla giornalista Carmen Lasorella. Gran finale non poteva che essere dedicato alle "Frecce tricolori" che hanno inondato, per circa 30 minuti, il cielo di verde, bianco e rosso e tenuto gli occhi di tutti gli spettatori presenti incollati alle loro spettacolari evoluzioni frutto di una grandissima perizia tecnica. Ed è lì, ammirando quali "vette" l'ingegno umano può raggiungere che ci si rende conto di quanto sia importante - nonostante  tutto - "credere nel cuore dell'Uomo", come recita il motto di Fly for peace. Gli aerei, è vero, possono sganciare bombe in grado di uccidere ma possono anche salvare vite umane, per esempio trasportando organi da trapiantare, come ha ricordato il Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica italiana, generale Pasquale Preziosa, o beni di prima necessità in zone colpite da calamità e carestie. Ciò che abbiamo il dovere di spiegare ai nostri figli è che, ancora una volta, non sono gli strumenti in sè ad essere "buoni" o "cattivi" ma l'uso che scegliamo di farne. "Scienza, conoscenza e coscienza" possono essere, insieme alla fede - alle fedi per coloro che ne hanno il dono, i pilastri per costruire un'umanità e un mondo migliori di quelli che viviamo adesso.

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