Marsala, problema porto
Marsala, 8 marzo 2012- Gli operatori spedizionieri e doganalisti hanno scritto all'ing. Piazza del Genio Civile di Trapani e all'ing. D'Orazio del C...
Marsala, 8 marzo 2012- Gli operatori spedizionieri e doganalisti hanno scritto all'ing. Piazza del Genio Civile di Trapani e all'ing. D'Orazio del Comune di Marsala, esprimendo la preoccupazione degli operatori portuali marsalesi sul progetto regionale di Messa in protezione del porto. Secondo quanto annotato nella lettera per gli scriventi il progetto regionale non sarebbe pienamente funzionale e proporrebbe forti criticità in relazione alla efficienza e sicurezza degli ingressi delle imbarcazioni nel bacino portuale. Motivo della preoccupazione, in particolare, sono due aspetti progettuali della protezione del bacino che prevede 1) la realizzazione di un’opera di protezione dell’imboccatura portuale radicata sulla parte terminale dell’esistente diga foranea di sopraflutto; 2) un ulteriore ampliamento delle banchine merci e dei piazzali operativi sul molo di levante rispetto a quanto previsto nel progetto definitivo elaborato dalla Marsala Yachting Resort (MYR) Srl;Il radicamento alla diga foranea di sopraflutto, spiegano gli operatori portuali più dettagliatamente e sulla base della loro esprienza «collocherebbe il canale d’ingresso del bacinoportuale su fondali non compatibili con la funzione merci, costringendo le navi in transitoad eseguire manovre estremamente complesse e pericolose in fondali di insufficienteprofondità operativa ed adiacenti alla riva, con enorme rischio per la sicurezza dei navigli,degli equipaggi, delle merci e dell’ambiente». Il rilievo non è di poco conto come potete ben comprendere. Viene per altro posto in rilievo, sul piano della semplice logica e ben oltre gli aspetti tecnici, che la navigazione sarebbe vieppiù pericolosa nell’ipotesi di condizioni metereologiche avverse (stesse condizioni metereologiche per le quali si presume venga  progettata l’opera). Gli operatori portuali chiedono che il progetto della Regione venga adeguato prevedendo il radicamento della nuova protezione al molo di sottoflutto «congruentemente con le indicazioni espresse dal corpo piloti e dalla capitaneria di porto durante il procedimento Burlando attivo sul bacino di Marsala», cioè come previsto dal progetto della MYR per altro ampiamente e anticipatamente condiviso tra tutti gli operatori portuali ben prima che giungesse alla sua scelta in sede di conferenza di servizio.
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