Mazara, peschereccio fermato dai libici

Mazara del Vallo, 18 novembre 2011- Tornano d'attualità i sequestri di motopesca mazaresi ad opera della marineria libica. Una imbarcazione di proprie...

Mazara del Vallo, 18 novembre 2011- Tornano d'attualità i sequestri di motopesca mazaresi ad opera della marineria libica. Una imbarcazione di proprietà della società armatoriale "Asaro Matteo Cosimo e Vincenzo", il "Twenty Two",  dieci marittimi a bordo, quattro italiani (tra cui il capitano Salvatore Cangemi, 56 anni) e sei extracomunitari è stato infatti fermato lo scorso mercoledì nel golfo della Sirte, da una motovedetta libica. La nave è stata quindi dirottata nel porto di Tripoli. L'imbarcazione stava effettuando una battuta di pesca a 31 miglia a nord ovest dalla costa nord africana,  in acque "contese" e che i libici considerano di loro competenza, tanto che diverse volte il regime di Gheddafi aveva  sequestratoo i pescherecci mazaresi che operavano in quel tratto di mare. Immediati gli interventi del MInistero degli ESteri che ha attivato contatti con il Governo Libico per risolvere la vertenza. Sulla vicenda il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi ha detto."Mi auguro che questo ennesimo sequestro possa convincere le autorità italiane e quelle libiche ad istituire un tavolo comune in cui una volta per tutte vengano stabilite le regole per lo sfruttamento delle risorse ittiche anche al fine di migliorare i rapporti bilaterali ed assicurare il benessere alle popolazioni rivierasche". Ricordiamo che il diritto internaizonale alla navigazione prevede l'estensione delle acque territoriali sino a 12 miglia marine dalla costa e che il regime di Gheddafi, arbitrariamente, ha elevato tale limite sino a 72 miglia.  Simona Licata

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