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Nuovo arrivo di migranti, sono 740

12 Aprile 2016 09:48, di Ornella Fulco
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Sono 740 i migranti giunti stamattina al molo Isolella del porto di Trapani. In particolare, si tratta di 505 uomini, 183 donne e 52 bambini, prevalen...

Sono 740 i migranti giunti stamattina al molo Isolella del porto di Trapani. In particolare, si tratta di 505 uomini, 183 donne e 52 bambini, prevalentemente di nazionalità eritrea, somala, etiope, sudanese, gambiana. A trasportarli fino allo scalo trapanese è stata il pattugliatore CP 941 "Ubaldo Diciotti" della Guardia Costiera. Dopo lo sbarco 340 migranti saranno direttamente trasferiti in centri di accoglienza del nord Italia. Gli altri 400 saranno, invece, condotti all'hotspot di contrada Milo per le procedure di fotosegnalamento. Sempre stamane, al largo dell'Isola lunga, una motovedetta della Capitaneria di Porto di Trapani ha tratto in salvo dieci migranti, di provenienza nordafricana, che viaggiavano su un gommone in procinto di affondare. "Si è trattato di un'operazione di salvataggio effettuata senza particolari problemi - ha riferito il capitano di fregata Gianluca D'Agostino, comandante del "Diciotti" - date le buone condizioni meteo marine. I migranti si trovavano a bordo di due barconi in legno a circa 40 miglia a nord delle coste libiche". Le imbarcazioni sono state intercettate ieri mattina, erano in navigazione da circa sei ore dopo aver lasciato il porto libico di Sabrata. Dopo essere stati tratti in salvo i migranti sono stati rifocillati. "Abbiamo pressoché esaurito le scorte in cambusa - ha proseguito l'ufficiale - e i numerosi bambini presenti hanno anche ricevuto alcuni giocattoli dai componenti dell'equipaggio. Molti di noi hanno figli - ha detto ancora D'Agostino - ed è facile, per questo motivo, sentirci più vicini a questi piccoli e alle loro famiglie. Non è infrequente che l'equipaggio ed io stesso ci troviamo, nei momenti liberi dal servizio, a giocare con loro. Ricordo una bimba di sei anni, proveniente dal Congo, si chiama Ester e, quando l'ho presa in braccio, ha lasciato il bambolotto che le avevamo regalato e si è messa a giocare con la mia ricetrasmittente chiamando gli altri componenti dell'equipaggio. Una solidarietà, quella che si crea a bordo, talmente immediata e forte che - continua l'ufficiale - per noi è davvero difficile, durante la notte, ritirarci in coperta sapendo che queste persone restano sul ponte in condizioni non facili". Sulla nave, nella "cava sub", è stata allestita una piccola area per il gioco dove i bambini tratti in salvo possono ritrovare il sorriso. E di bimbi sorridenti ce n'erano tanti stamattina sul molo Isolella, accuditi dai volontari della Croce Rossa e delle associazioni di volontariato, presenti - accanto a forze dell'ordine, sanitari, psicologi e altri addetti ai lavori - per assicurare la prima accoglienza. Sul molo anche un gruppo di donne che hanno viaggiato insieme i loro bambini, alcuni al di sotto dell'anno di età, tra cui due gemelle di nove mesi, mentre i mariti - hanno riferito - sono rimasti in Sudan: non c'era abbastanza denaro per partire tutti e hanno scelto di salvare le loro donne e i loro figli. Per i 56 componenti dell'equipaggio della "Diciotti" il tempo di completare lo sbarco, fare provviste e poi di nuovo in zona di operazioni. "In queste ore - ha riferito il comandante - sono già otto i nuovi eventi segnalati sui quali si sta intervenendo". [metaslider id=86204]

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