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Operazione Pos, misure cautelari in carcere per tre persone, una quarta obbligo di presentazione alla PG [VIDEO] - Trapani Oggi

Marsala | Cronaca

Operazione Pos, misure cautelari in carcere per tre persone, una quarta obbligo di presentazione alla PG [VIDEO]

16 Maggio 2024 11:40, di Redazione
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L'attività di indagine era stata avviata all'indomani dell'operazione antidroga Virgilio

La Procura di Marsala, ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Tribunale di Marsala-Ufficio GIP, nei confronti di quattro persone (tra cui una donna), indagate per vari reati, dallo spaccio di stupefacenti all’indebito utilizzo di carte del reddito di cittadinanza, riciclaggio di denaro, trasferimento fraudolento di valori ed estorsione. Le indagini sono state effettuate dai carabinieri della Compagnia di Marsala.

Misura cautelare in carcere per Alessia Angileri 33 anni e per il compagno Andrea Nizza, di 36 anni e per un altro presunto spacciatore, Alessio Cristopher Pantaleo 36enne, domiciliati nel quartiere popolare di Sappusi, già sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere nell’ambito della c.d. operazione Virgilio.

Nell’ambito dell’operazione è stato disposto anche il sequestro preventivo di una nota rivendita di tabacchi che si trova nel quartiere popolare di Amabilina, ritenuta dagli inquirenti vero e proprio “bancomat” dei pusher, oltre che di mezzi e somme di denaro (pari a circa 50.000 euro). A carico del titolare della tabaccheria sequestrata, un 32 enne, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. E interdittiva del divieto di esercitare l’attività di impresa.

Si tratta di una indagine avviata all’indomani dell’operazione “Virgilio”, eseguita dai Carabinieri coordinati dalla Procura di Marsala nel febbraio 2023, e che aveva smantellato la storica piazza di spaccio del quartiere popolare di Sappusi. Operazione che aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 14 indagati, 11 dei quali destinatari della misura in carcere.

Grazie al ritrovamento di appunti contabili relativi all’attività di spaccio sono scattate ulteriori indagini che avrebbero permesso ai Carabinieri di ricostruire il metodo usato da alcuni indagati per ottenere il pagamento della droga smerciata (cocaina, crack ed eroina): i consumatori, spesso in difficoltà economiche, avrebbero acquistato stupefacente “a credito”, lasciando le loro Carte del Reddito di Cittadinanza (con relativo PIN) nelle mani dei pusher i quali, grazie alla messa a disposizione della rivendita di tabacchi di Amabilina, avrebbero prelevato mensilmente il contante (operazione vietata dalla legge), lasciando una somma pari al 10% dell’importo prelevato al titolare della tabaccheria, aggirando così la disciplina sull’utilizzo delle carte del Reddito di Cittadinanza e le disposizioni del Testo Unico Bancario.

Angileri e Pantaleo sono anche indagati per estorsione, sempre secondo gli atti d’indagine preliminari, avrebbero costretto a lasciare l’abitazione, attraverso la minaccia di un incendio, agli assegnatari regolari di un alloggio popolare del quartiere Sappusi. Gli indagati subito dopo, si sarebbero impossessati dell’alloggio (di proprietà dello IACP), occupandolo abusivamente.

I Carabinieri inoltre, con l’ausilio della Guardia di Finanza e su disposizione della Procura, stanno espletando ulteriori accertamenti presso la rivendita di tabacchi sequestrata, per approfondire aspetti fiscali e verificare tutte le operazioni di prelievo effettuate con le Carte del Reddito di Cittadinanza indebitamente utilizzate dai pusher. Nell’ambito della operazione “Virgilio” da cui ha avuto origine l’operazione odierna, il Tribunale di Marsala – Ufficio GIP, dopo l’esercizio dell’azione penale da parte della Procura di Marsala e a seguito di giudizio abbreviato, ha già condannato Gisella Angileri (sorella di Alessia) e Vito Alessio Allegra, due degli imputati, rispettivamente a 8 e 5 anni di reclusione, dichiarando nei loro confronti la sospensione dall’esercizio della potestà genitoriale. Per gli altri indagati dell’operazione Virgilio è stato contestato il più grave reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e, a breve, si aprirà il processo.

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