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Podisti multati, chiesti chiarimenti al sindaco Damiano

23 Gennaio 2013 22:14, di Redazione
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Si arricchisce di un nuovo capitolo la disavventura dei due podisti trapanesi - tesserati con il gds Cinque Torri Trapani - multati domenica scorsa da...

Si arricchisce di un nuovo capitolo la disavventura dei due podisti trapanesi - tesserati con il gds Cinque Torri Trapani - multati domenica scorsa da una pattuglia della Polizia municipale per aver corso lungo via Giovan Battista Fardella sulla sede stradale e non sul marciapiede. Gli avvocati Vincenzo Maltese e Filippo Spanò, componenti dell'Osservatorio per la  Legalità e per i Diritti violati, hanno inviato una lettera, contenente una richiesta di chiarimenti, al sindaco di Trapani Vito Damiano e - per conoscenza - al primo cittadino di Erice Giacomo Tranchida. Nella missiva i due legali, dopo aver premesso che "vero è che  - ai sensi all’art. 190, commi 9 e 10 del Codice della Strada - sulla carreggiata è vietato effettuare allenamenti e manifestazioni sportive non autorizzate", ricordano che è anche vero che "la norma parla di carreggiata supponendo, peraltro, un numero superiore a due atleti che in quel momento si stanno allenando". Maltese e Spanò, dopo avere chiarito che "chi pratica l’allenamento sulla pubblica via solitamente lo fa sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli - in modo da causare il minimo intralcio alla circolazione - oppure sul marciapiede, chiedono se - al di fuori delle competizioni regolarmente autorizzate - i singoli podisti trapanesi debbano ritenersi a rischio di contravvenzione da parte della Polizia municipale nel momento in cui dovessero decidere di allenarsi lungo le vie della città, come, peraltro, è abitudine dei podisti in tutto il mondo. I due legali sollecitano chiarimenti al sindaco Damiano su tre quesiti: - se lungo le strade cittadine sia vietato allenarsi in assenza di una prescritta autorizzazione da parte del Comune; - in caso affermativo, se ogni cittadino che voglia intraprendere la pratica sportiva della corsa debba, di conseguenza, munirsi di apposita autorizzazione per evitare contravvenzioni; - che si emani apposita ordinanza per rendere nota agli sportivi la necessaria autorizzazione da parte dell'amministrazione comunale. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale Vincenzo Caico, in qualità di podista amatoriale il quale scrive rivolgendosi a Damiano: "Confesso di non sapere che per correre in strada bisogna essere autorizzati dal Comune oppure essere in possesso di un lasciapassare del gruppo sportivo cui si appartiene". Caico segnala una serie di situazioni che, a suo giudizio, dovrebbero essere maggiormente seguite dalla Polizia municipale trapanese: dagli intasamenti sul lungomare Dante Alighieri il sabato mattina a causa delle auto parcheggiate in doppia fila all'altezza del Mercato del contadino, all'impraticabilità del marciapiede lato mare della stessa arteria, alla confusione che regna nel traffico in prossimità della rotonda di piazza martiri d'Ungheria, ai parcheggiatori abusivi di piazza Vittorio. "E' lecito chiedere come mai non vengono attenzionate le macroscopiche criticità espresse - chiede Caico - e si sanzionano pesantemente due tranquilli podisti che di prima mattina, una domenica, vanno per strada ad allenarsi senza disturbare nessuno?" Al momento non si registrano reazioni ufficiali all'iniziativa dei due avvocati dell'Osservatorio per la Legalità e i Diritti violati. I cittadini - podisti e non - trapanesi attendono risposte.

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