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Prosegue alla "Fazio Wines" il corso sul vino Erice doc

04 Marzo 2016 10:43, di Niki Mazzara
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Case vinicole, oleifici, panifici di grani antichi, pastifici artigianali, caseifici, salumifici e antiche tonnare insieme per valorizzare il vino Eri...

Case vinicole, oleifici, panifici di grani antichi, pastifici artigianali, caseifici, salumifici e antiche tonnare insieme per valorizzare il vino Erice Doc tra operatori del settore e appassionati. Parliamo del “Corso di avvicinamento al vino Erice Doc” organizzato dall'associazione "Strada del vino" che raggruppa aziende ed enti pubblici che operano per la valorizzazione enoturistica di quella di quella porzione di territorio provinciale che da Erice arriva fino a Favignana, passando per Mozia, le Saline di Marsala, San Vito Lo Capo, Scopello, Trapani e Segesta. Il corso, che si sta svolgendo, in questi giorni, nella sede dell’azienda vinicola Fazio a Fulgatore, ha lo scopo di sensibilizzare e formare, in prima battuta, gli operatori del settore enogastronomico e turistico sulle caratteristiche e le potenzialità del territorio, partendo dalla conoscenza approfondita dei vini. Il vino è, infatti, il prodotto più rappresentativo di questo luogo: l’area dell’Erice Doc vanta una tradizione nella coltivazione della vite antica di tremila anni e si trova nel luogo più vocato alla viticoltura della provincia di Trapani che, con i suoi 64 mila ettari, è la più vitata d’Italia. Il corso di avvicinamento al vino è realizzato in collaborazione con l’Ais Sicilia - Associazione italiana sommelier, con Slow Food Trapani e con il Centro vivaio "Paulsen" di Marsala. Quattro lezioni intensive, le prime due si sono svolte lunedì e mercoledì scorso, le altre si ripeteranno gli stessi giorni della prossima settimana, che hanno registrato il tutto esaurito di iscrizioni con ristoratori, enotecari, gestori di agriturismi e di hotel, ma anche semplici winelover. Lunedì si è parlato della viticoltura del territorio con gli enologi Giacomo Ansaldi e Alberto Parrinello. In degustazione gli spumanti Erice Doc, il Fazio Muller Thurgau Brut e il Fazio Blanc de Blancs, a confronto con le bollicine metodo classico di un altro famoso territorio Doc, quello di Trento. I tre spumanti sono stati serviti in abbinamento ai prodotti gastronomici delle aziende aderenti al circuito della Strada del Vino di Erice: i prodotti della Tonnara Nino Castiglione, i salumi dei fratelli Campo, i formaggi del Caseificio Cucchiara, l’olio Dop dell’Azienda agricola Zichichi e il pane di grani antichi dell’Antico forno Martinez. Secondo i partecipanti al corso, l’abbinamento migliore con le eccellenze del territorio è risultato quello con gli spumanti prodotti nel territorio stesso, piuttosto che con quelli provenienti da altre parti d’Italia. “Il segno – commenta il presidente della Strada del vino, Vincenzo Fazio – che ci stiamo muovendo sul sentiero giusto: far comprendere agli operatori turistici e gastronomici siciliani che la chiave per lo sviluppo del comparto è puntare e promuovere la qualità dei prodotti autoctoni, che la stessa natura e l’habitat ha selezionato per noi. Spesso, invece, chi lavora nel mondo della ristorazione tende a valorizzare maggiormente i grandi brand che nulla hanno a che fare con la tipicità del territorio, piuttosto che le realtà locali”. Il secondo appuntamento si è incentrato, invece, sulla tecnica di degustazione del vino. In cattedra è salito l’enotecnico Alberto Parrinello che ha illustrato le principali caratteristiche di assaggio dei vini e “giocato” con i partecipanti al corso attraverso test olfattivi e gustativi pratici. In degustazione i bianchi di punta della Casa vinicola Fazio prodotti nell’Erice Doc: Aegades Grillo, Calebianche Catarratto e Pietra Sacra Historic Vineyard. Ad accompagnare i vini, tre tipologie diverse di Couscous trapanese create dal famoso chef di San Vito Lo Capo Peppe Buffa e preparati con il sale marino di Trapani Igp e presidio Slow Food. Lunedì e mercoledì prossimo toccherà al presidente di Ais Palermo, Luigi Salvo, tenere le ultime due lezioni del corso: la prima sull’abbinamento vino–cibo e la seconda sulla tecnica di servizio dei vini. Seguiranno i “Laboratori del gusto” a cura di Slow Food e Ais, lunedì con le busiate trapanesi preparate dallo chef Pino Maggiore con l'aglio rosso di Nubia, presidio Slow Food, abbinate ai rossi dell’Erice Doc, e mercoledì con la cassata siciliana preparata "in diretta" dallo chef Peppe Giuffrè, accompagnata dai vini dolci del territorio. Venerdì 11 marzo, alle 17, il convegno scientifico sul tema “Vino, salute e stili di vita”, ospitato nell'insolita cornice della chiesa di Sant'Alberto a Trapani (chiesa degli artisti), dove, dopo avere approfondito l’analisi sensoriale al corso, saranno esposti, con evidenza scientifica, gli aspetti salutari del vino.

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