Sequestro di persona e maltrattamenti, arrestati tre giovani rumeni
Sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia ai danni di una donna mazarese. Questa l'accusa con la quale sono stati arrestati ieri, dalla Polizi...
Sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia ai danni di una donna mazarese. Questa l'accusa con la quale sono stati arrestati ieri, dalla Polizia, tre cittadini rumeni. Gli agenti sono intervenuti dopo che, intorno alle 12.30, un uomo si era presentato al Commissariato, visibilmente preoccupato, riferendo di avere ricevuto una telefonata dalla sorella, una mazarese di 33 anni, che, con voce bassa e tremante, gli aveva riferito di essere tenuta segregata in casa dai tre che, in diverse occasioni, l’avevano anche picchiata. L'uomo aveva anche riferito di aver visto in alcune occasioni la sorella, che ha problematiche di ritardo mentale, con chiari segni di lesioni. Giunti sul posto gli agenti, non senza qualche iniziale difficoltà , sono entrati nell'abitazione dopo che il portone era stato aperto dal 24enne Florin George Mihaescu. Nella sala da pranzo sedeva un altro rumeno, successivamente identificato per il 22enne Stefan Daniel Mihaescu, mentre la donna, in evidente stato di soggezione psicologica, si trovava in un'altra piccola stanza. Èstata lei stessa a riferire ai poliziotti che il 20enne Mihai Catalin Mihaescu non le permetteva di uscire, la picchiava e le aveva preso le chiavi di casa e la carta bancomat. La donna è stata accompagnata negli uffici del Commissariato mentre altri agenti hanno preso in custodia i due cittadini rumeni e provveduto a rintracciare il terzo giovane. Èemerso che, dal mese di gennaio 2017, quest'ultimo, approfittando della posizione di autorità e di fiducia generatasi nell’ambito della convivenza con la vittima, aveva consentito ai fratelli di trasferirsi nell’abitazione di proprietà della donna, iniziando una vera e propria escalation di abusi e maltrattamenti di natura verbale, psicologica e fisica consistenti in percosse, lesioni, ingiurie, minacce e in atti di disprezzo e offesa alla sua dignità , imponendole assoluto silenzio sulla vicenda sotto la minaccia di conseguenze negative. L'accanimento era culminato nella limitazione della libertà di movimento della vittima a cui era stato sottratto il telefono cellulare e impedito, negli ultimi giorni, di uscire da casa per timore che si rivolgesse alle forze dell’ordine. La sua carta bancomat era stata utilizzata dal Mihai Catalin Mihaescu per effettuare sistematicamente prelievi di denaro dal conto dove veniva accreditata la pensione di invalidità della donna. Per i tre cittadini rumeni è , così, scattato l'arresto in flagranza di reato per sequestro di persona e maltrattamenti contro conviventi. Completata la redazione degli atti di polizia giudiziaria, come disposto dal pm di turno, i tre sono stati trasferiti alla Casa Circondariale di Trapani a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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