Si è spento Pio Novara, fu sindaco di Paceco e consigliere provinciale
Aveva 85 anni.
Si è spento Giuseppe Novara, "Pio" per tutti.
Se ne è andato a 85 anni. Uomo di sport e con la passione della politica, è stato calciatore negli anni Sessanta e poi ha messo a disposizione dei giovani la sua passione facendo l’allenatore. In politica, dopo gli esordi nella Dc come consigliere comunale, è stato assessore e sindaco di Paceco.Carica che ha ricoperto ancora nel passaggio alla seconda Repubblica quando ha aderito a Forza Italia.Eletto consigliere provinciale ha provato anche il salto alla Regione, ma non ce l’ha fatta.
La sua forza era la cordialità ma sapeva anche essere fermo ed è stato colui che ha scacciato la micro delinquenza e i tossico dipendenti dalla piazza principale del paese di cui si erano impadroniti, cosa che gli portò l'appellativo, da lu condiviso con orgoglio di "sceriffo".
Negli ultimi mesi faceva sporadiche apparizioni in pubblico, soltanto di mattina, per comprare il giornale, scambiare qualche battuta e raccontare aneddoti della sua vita, spesso gli stessi, cosa che nessuno si sognava di sottolineare, godendo sino alla fine delle sua battute.
Questo il saluto del nostro direttore. .
Ciao Pio,
ora chi mi ricorderà che in quella partita dello Spartacus non entrai in campo perché non c’erano le scarpe della mia misura?
L’episodio non fu proprio così, ma a te piaceva ricordarlo in questo modo, ed anche a me, perché era indicativo di un periodo in cui si faceva sport con sacrifici e senza soldi. Tu sei stato il calciatore che ho apprezzato, anche se eri nella fase in cui ormai stavi per lasciare il calcio giocato, e da difensore arcigno diventasti centravanti “killer” delle difese.
Con tuo fratello Andrea hai fatto divertire, nel campo che volesti fortemente costruire nei pressi della stazione ferroviaria (antesignano di presidenti che ora vogliono uno stadio che sia della societĂ ), un paio di generazioni di pacecoti.
Con Pio Cusenza, che ora hai raggiunto e con cui tornerai alle vostre maratone verbali calcistiche che si concludevano inevitabilmente con un reciproco “io sono meglio di te”, hai diviso, cusenziani e novariani, i calciofili pacecoti.
In politica sei stato il frutto dei tempi, ma sempre con un tuo rigore.
Non sempre ho condiviso le tue scelte ( ma è normale ), ma il tuo atteggiamento teso a sdrammatizzare è stata certamente la tua arma vincente.
Sino a pochi giorni fa ti avevo incontrato al bar dove andavi a fare colazione con il badante, e ti ho visto, come sempre accadeva in questi frangenti, ridere e scherzare con un bambino. Tu che figli non ne hai avuto, ogni volte che vedevi un bambino dovevi giocare con lui. Forse perchĂ©, caro vecchio Pio, tu “bambino” un po’ lo sei sempre stato.Â
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