Tranchida rigetta le accuse di Galluffo e querela Bologna
Pacato nei toni ma non nella sostanza. Giacomo Tranchida nella conferenza stampa di stamane, convocata per respingere le accuse dei suoi competitorsVi
Pacato nei toni ma non nella sostanza. Giacomo Tranchida nella conferenza stampa di stamane, convocata per respingere le accuse dei suoi competitorsVito Galluffo e Peppe Bologna, ha annunciato di avere querelato quest’ultimo. Sul primo nessun commento ma, di fatto, ha lasciato intendere che dello stesso potrebbe occuparsene la magistratura. Tranchida ha, come logica vuole, respinto tutte le accuse producendo documenti con i quali smonterebbe quanto detto da Galluffo, verso il quale ha detto di mostrare “il rispetto che è d’obbligo verso i più anziani”. Poi, l’affondo: Galluffo si vede indietro nella corsa verso la sindacatura di Trapani e sta mettendo in atto una sorta di vendetta postuma, per aver, lui, Tranchida, a suo tempo licenziato il figlio dell’avvocato, avvocato anche lui, dalla giunta di Erice in quanto difensore di killer e mafiosi. “Se la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto, allora a ragione lo doveva chi mi stava affianco, visto che come sindaco mi sono costituito parte civile in processi contro la mafia”. Quindi, solo un regolamento di conti. Poi, in merito alla vicenda che lo aveva visto come destinatario di ipotesi di essere assuntore di droghe, Tranchida ha allegato fotocopie dei verbali di indagine da cui si evince che non rispondeva a verità . Difesa ferma sulla sua conoscenza con un pregiudicato di San Giuliano che avrebbe incontrato perché da lui avrebbe acquistato delle semplici melanzane - “di cui sono ghiotto” - ma che non conosceva sino ad allora. Così come su un altro pregiudicato incontrato durante la scorsa campagna elettorale comunale, soggetto che ora, ha detto Tranchida, cerca voti per una candidata in una lista a sostegno di Galluffo. Nulla sulle indagini che la magistratura sta svolgendo sul Comune di Erice tranne che “indagini sono in corso e riguardano un funzionario del Comune mentre ho proceduto a denunciare la ditta che si è aggiudicata i lavori”. Per il resto nulla, in un comitato elettorale gremito di elettori che pendevano dalle labbra del loro leader. Sin qui l’intervento di Tranchida. Siamo ormai a poche ore dal voto: dopodomani sera si chiude la campagna elettorale e domenica ad esprimersi saranno gli elettori votando. Lunedì prossimo Trapani saprà se avrà un sindaco o se la già estenuante campagna elettorale si allungherà per atri quindici giorni. Ma la coda velenosa di questo finale pre elezioni, di certo, continuerà anche dopo.
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