Rifiuti, nuove grane per la discarica e la Trapani Servizi
Lungi dall'essere affrontata come una questione strutturale, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia e, di conseguenza, anche nella provin...
Lungi dall'essere affrontata come una questione strutturale, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia e, di conseguenza, anche nella provincia di Trapani, resta affidata ad una "politica" emergenziale nella quale le falle del sistema vengono tamponate, di volta in volta, con provvedimenti che sanno più di "scaricabarile" che di azione mirata e risolutiva. Ènoto che, da qualche tempo, la discarica trapanese di contrada Borranea è in difficoltà perché prossima alla saturazione e che la Trapani Servizi, che la gestisce, ha trasferito l’attività di tritovagliatura nell'impianto di contrada Belvedere dove vengono trattate circa 200 tonnellate al giorno di rifiuti, con punte di picco pari a 250 tonnellate. "Per prolungare la vita utile della discarica - spiega Carlo Guarnotta amministratore unico della società partecipata dal Comune - sono state avviate procedure per individuare siti di discarica alternativi dove conferire la frazione secca di sopravaglio (il cosiddetto sovvallo). L’unica società che ha dato la sua disponibilità è stata la OIKOS che gestisce la discarica di Motta Sant’Anastasia con la quale è in corso la definizione di procedure tecnico amministrative". Da domani, quindi, salvo imprevisti, i sovvalli provenienti dal trattamento di tritovagliatura dei rifiuti di tutti i comuni appartenenti alla SRR Trapani Nord saranno trasferiti in quella discarica. I costi aggiuntivi di smaltimento sono direttamente contrattualizzati tra la OIKOS ed i Comuni. Con un provvedimento emanato ieri, il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha imposto alla Trapani Servizi di ricevere, trattare e smaltire anche i rifiuti prodotti a Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Vita, Gibellina e Mazara del Vallo per un totale presunto di 71.6 tonnellate al giorno, al netto dei rifiuti accumulatisi in quei territori. "E’ di tutta evidenza - commenta l'ingegnere Guarnotta - come tale nuova condizione non possa trovare immediata attuazione, quanto meno per i necessari adempimenti tecnico-amministrativi preliminari. Ènecessario individuare un sito disponibile a ricevere i sovvalli e ottenere il rilascio del nulla osta a tali attività da parte del Dipartimento. In ogni caso - conclude l'amministratore unico della Trapani Servizi - in assenza di una nuova ordinanza del presidente della Regione che rinnova la validità della precedente ordinanza, scaduta o scorso 31 maggio, con cui si permette lo smaltimento del sottovaglio biostabilizzato in discarica, una volta saturata la capacità di stoccaggio del capannone di biostabilizzazione, saremo costretti a a fermare ogni attività negli impianti".
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