Trapani Calcio, si volta pagina con nuovo mister e nuovo diesse [VIDEO]
"Io sono il presidente ma sono anche un tifoso e la rabbia per quello che abbiamo visto ieri allo stadio è anche la mia. Non mi è ancora passata, pote...
"Io sono il presidente ma sono anche un tifoso e la rabbia per quello che abbiamo visto ieri allo stadio è anche la mia. Non mi è ancora passata, potevamo vincere". Così ha esordito il presidente Vittorio Morace, stamane, in occasione della presentazione del nuovo mister del Trapani Calcio, Alessandro Calori, e del nuovo direttore Sportivo, Fabrizio Salvatori. Il patron granata ha detto di comprendere la delusione dei tifosi della curva, sfociata in una aperta protesta - con fischi e cori, durante la partita e con l'abbandono anticipato degli spalti, ma si augura di non dover più assistere ad episodi del genere: "In undici anni della mia presidenza non era mai capitato, così non va. Quei fischi e quei cori durante la partita erano terribili, questo non fa bene a nessuno ". "Si apre una nuova era - ha detto Ettore Morace - con il nuovo ds e il nuovo mister. Ci abbiamo messo un po' di tempo ma dovevamo scegliere il meglio per la nostra società . Siamo contenti di aver raggiunto l'accordo con due persone competenti e serie che hanno tutto il nostro appoggio e la nostra fiducia". "Sono orgoglioso di essere in Sicilia - ha detto Salvatori - che conosco bene come calciatore nel Catania e come responsabile del settore giovanile del Palermo. Io e il mister faremo di tutto per riportare questa squadra in una zona tranquilla della classifica". Su eventuali movimenti sul mercato di riparazione di gennaio il nuovo direttore sportivo ha sottolineato che "manca ancora quasi un mese, è chiaro che qualcosa bisognerà fare ma, intanto, abbiamo questi ragazzi e siamo qui per rigenerare il loro morale. Ai giocatori, però, dico che bisogna essere bravi sia in campo sia fuori dal campo perchè questo ha ripercussioni sul rendimento". Sui contratti, pluriennali e in scadenza: "I contratti pluriennali non sono un problema, in questo momento; credo che possa essere diverso, invece, se qualcuno che vogliamo tenere e ha il contratto in scadenza vorrà andare via". Sul mercato giovanile: "Lo terremo d'occhio, la Sicilia è una fucina importante di talenti e qui, rispetto al Nord, c'è anche più fame e più voglia di risolvere, anche economicamente, la propria vita impegnandosi nel calcio". Calori ha anticipato che, nelle prossime ore, sarà raggiunto da due collaboratori di sua fiducia - il preparatore atletico Fabio Monzone e l'allenatore in seconda Giuseppe Ton - per i quali l'accordo con la società è stato raggiunto stamane. "Quello che vi prometto - ha detto Calori - è che sia io sia il ds daremo il massimo per vincere questa sfida. Qui con Vittorio Morace ho incontrato un uomo con gli antichi valori ed è a questi che il Trapani deve tornare. Ieri sera abbiamo assistito alla partita, è chiaro che quando le cose non vanno i giocatori perdono fiducia. Io non faccio promesse, mi piace lavorare sul campo. Noi vogliamo rappresentare questo presidente col massimo di noi stessi, con la nostra professionalità ed è questo che dirò ai ragazzi quando ci incontreremo lunedì. E' una sfida che mi piace, io la Sicilia la conosco meno rispetto a Salvatori e anche questo è un aspetto che mi affascina e spero che riusciremo a raggiungere quello che tutti vogliamo. Penso che, in questo momento, dobbiamo dimenticare quello che si è fatto lo scorso anno, bisogna vivere nell'oggi, oggi c'è un Trapani che è in difficoltà e va risollevato. Bisognerà lavorare sul piano mentale e far capire ai giocatori che, per fare cose straordinarie, non basta un anno". Anche Salvatori è intervenuto sul tema: "Questi ragazzi si sono visti sfumare un sogno storico, per loro e per la città , lo scorso anno, e ripartire da capo con delusioni su delusioni il morale va giù. Io credo che le difficoltà attuali siano soprattutto di ordine mentale, non sono diventati scarsi dalla sera alla mattina. Spero che da qui ai primi di gennaio possano dimostrare che ci sarà bisogno di meno rinforzi". "Devo cercare di capire cosa serve a questa squadra oggi - ha ripreso Calori - per ripartire. Non posso certo arrivare e rivoluzionare tutto in un attimo, potrebbe creare più danni e non posso sbagliare. Conosco le dinamiche del subentro per averle già vissute. Io le idee di come intervenire ce l'ho ma voglio vedere i ragazzi sul campo, lavorandoci giorno per giorno per percepire i segnali che i giocatori mandano". Sulle contestazioni dei tifosi Salvatori ha detto: "La rabbia della tifoseria è comprensibile ma bisogna capire che il loro sostegno è importante per risalire la classifica, magari mordendosi la lingua, in questo momento. Alla fine, poi tireremo le somme e decideremo chi si è meritato di restare in questa società e chi no". "Le contestazioni dei tifosi - ha rimarcato Calori - ci stanno e accadono dovunque. L'impresa adesso è difficile ma queste cose non devono diventare un vantaggio concesso ai nostri avversari". Certo, come ha sottolineato Salvatori "il risultato di ieri sera, comunque, non è certo dipeso dai fischi e dai cori degli ultras anche se, soprattutto quando si chiamano in causa singoli giocatori, per loro diventa più difficile stare in campo". Una squadra, il Trapani che - come ha detto il mister - "deve ritrovare il piacere di giocare al calcio, è questo che i ragazzi devono fare, poi vengono fuori i valori, se uno ce li ha".
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