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Trapani, il neo sindaco Damiano e la mafia

01 Giugno 2012 07:54, di Niki Mazzara
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Trapani, 1 giugno 2012-  Una dichiarazione del neo sindaco di Trapani sulla mafia pronunciata durante una visita alla scuola media “Simone Catalano”...

Trapani, 1 giugno 2012-  Una dichiarazione del neo sindaco di Trapani sulla mafia pronunciata durante una visita alla scuola media “Simone Catalano” ha scatenato le proteste di Sel e Id. In una nota la sezione di Italia dei Valori di Trapani sottolinea come “ Non si può non rimanere sconcertati dalle ultime, anzi prime dichiarazioni da sindaco di Trapani, dell’ex generale dei carabinieri Vito Damiano, sul suo invito  a non parlare di mafia. Parole dure, pesanti come macigni perché arrivano  da un ex generale dei carabinieri e che hanno destato parecchio disgusto in gran parte di quei cittadini che fanno e che hanno sempre fatto della lotta alla criminalità e della difesa della legalita’ i veri motivi per una vera risposta alla mafia. Noi dell’Italia dei Valori, riteniamo che ci sia poco da aggiungere a quanto di preoccupante  esternato dal sindaco Damiano, ma molto da riflettere verso chi, accingendosi ad amministrare una città come Trapani che spesso è stata al centro di fatti mafiosi anche con  delle perdite di vite umane, non solo di semplici cittadini, ma  anche di uomini  delle istituzioni stesse. Ci associamo a chi, sdegnati come noi, ha chiesto al neo sindaco Damiano, vere e proprie scuse alla città intera” . In sintonia Sinistra Ecologia e Libertà che afferma "Le recenti dichiarazioni rilasciate nelle scuole dal neoeletto sindaco di Trapani Vito Damiano, il quale afferma che "Non bisogna parlare di mafia perché si rischia di dargli soltanto troppa importanza" e che si impegnerà a sostenere progetti scolastici di altro contenuto rispetto a quelli sulla legalità, lasciano SEL costernata e basita. Consideriamo queste dichiarazioni di una gravità assoluta, non solo perchè provengono dal Primo Cittadino che dovrebbe essere esempio di indefessa lotta contro la Mafia in una Città che, per Mafia, ha visto scorrere il sangue di grandi Uomini, ma anche perché tale affermazione è stata rilasciata in una Scuola, dove i giovani dovrebbero essere educati ad una Cultura di Legalità, mentre invece sembrano promuovere la Cultura dell’omertà. Non possiamo inoltre ignorare come siffatta affermazione provenga da un "uomo dello Stato", ex Generale dell’ arma dei Carabinieri. A tale merito, avevamo già fatto notare la singolarità dell’occasione che ha visto lo stesso Generale tenuto a "battesimo" politico dal Senatore Antonio D’Alì che, allo stato attuale, ha in corso un rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa”. Dal canto suo il neo sindaco ha poi precisato come sia “ giusto parlare di legalità, ma di legalità concreta: un laboratorio e uno studio finale dedicato all’alimentazione che faccia crescere la dote culturale di ognuno, lo preferisco ad un laboratorio sulla mafia'.  Damiano ha ribadito il suo concetto “ 'parlare di mafia significa farle pubblicità, una affermazione che è frutto della constatazione di come spesso a scuola si attuino manifestazioni "retoriche e talvolta patetiche, spettacoli che parlano di mafia ma che non lasciano nulla nei giovani che recitano a memoria'. Da qui la considerazione del sindaco della necessità di  puntare  su progetti finalizzati allo sviluppo sociale con manifestazioni di altro tenore che puntino sulla cultura e su modi concreti di applicare la legalità. Per Damiano occorre lavorare affinché i giovani si tolgano di dosso quella patina di rassegnazione che regna in Sicilia e possano con il loro operato contribuire alla concretizzazione della idea di Giovanni Falcone “ La mafia come tutte le cose terrene può morire'.

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