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Tumbiolo (Cosvap) settore pesca in crisi, strozzato dalle banche

05 Marzo 2013 12:37, di Niki Mazzara
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Lo stato di grave crisi in cui versa il settore della pesca viene evidenziato in una nota inviata dal Presidente del Distretto Produttivo della Pesca-...

Lo stato di grave crisi in cui versa il settore della pesca viene evidenziato in una nota inviata dal Presidente del Distretto Produttivo della Pesca-Cosvap, Giovanni Tumbiolo, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Tumbiolo, nel ricordare come i pescherecci siciliani siano “costantemente aggrediti dai miliziani libici e di altri Paesi” sottolinea che “quel che è peggio è che, subito dopo l’attacco armato, debbano subire il fuoco incrociato delle banche italiane che, sistematicamente in occasione di questi sequestri, usano armi ancor più devastanti dei kalashnikov e dei cannoni dei miliziani. Le armi usate dagli Istituti finanziari sono quelle, sofisticate e silenziose, del blocco dei conti correnti, dell’obbligo di immediato rientro dei fidi ed altre ancora che, in simili circostanze, hanno il sapore ripugnante di una vera e propria spietata esecuzione. Armi improprie, usate senza scrupoli, - continua Tumbiolo - senza la minima comprensione né considerazione dei problemi e dei danni causati agli armatori, al sistema pesca per via di attività in cui gli operatori del mare sono impotenti, vieppiù indifesi da parte di chi: Stato, Unione Europea, dovrebbe invece farsi carico della sicurezza e della loro tutela”. Una situazione pesante se è vero come è vero che “ Le pallottole dei miliziani rischiano di colpire, così come è già avvenuto, il pescatore inerme; purtroppo tutto lascia presagire che accadrà ancora, se non si darà rapido corso agli accordi siglati. Le armi sofisticatissime ma cruente delle banche colpiscono, senza pietà, famiglie, aziende, intere comunità. Èquanto succede al sistema pesca siciliano, “centrato” da quello che in gergo militare si chiama «fuoco amico». Così i nostri armatori, i nostri pescatori, le nostre comunità stanno morendo annientati proprio da coloro che in un paese normale sarebbero i naturali alleati. C’è dunque, caro Presidente, la necessità di risarcire i nostri pescatori, armatori, le famiglie per i danni di questa assurda guerra; c’è – conclude Tumbiolo-il dovere morale da parte dello Stato, della Regione di creare un fondo speciale per i rischi derivanti dall'uso improprio delle armi, quelle vere e quelle, forse più pericolose e devastanti, in dotazione all'esercito delle banche” .

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