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Ufficio stampa del Comune: botta e risposta tra Salone e Damiano

01 Marzo 2013 15:54, di Redazione
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Botta e risposta tra il consigliere comunale Francesco Salone e il primo cittadino Vito Damiano a proposito di ufficio stampa comunale. Salone ha invi...

Botta e risposta tra il consigliere comunale Francesco Salone e il primo cittadino Vito Damiano a proposito di ufficio stampa comunale. Salone ha inviato una nota al sindaco e, per conoscenza, all'Ordine dei Giornalisti, all'Assostampa e all'Impigi, oltre che all'Ufficio provinciale del Lavoro e agli assessorati regionali agli Enti locali e alle Politiche sociali e del Lavoro in cui denuncia una situazione, a suo parere anomala. "In aperta violazione della legge n. 150 del 2000, ma anche in dispregio di tutti le leggi che regolamentano la vita pubblica e amministrativa degli enti locali  - scrive Salone - il sindaco ritiene di potere avvalersi di un ufficio stampa anomalo e ufficialmente inesistente  impegnando personale che con la nostra amministrazione non ha alcun rapporto sia  sotto il  profilo normativo che amministrativo. Intendo essere più esplicito e chiaro chiedendo al signor sindaco a che titolo la dottoressa Cannizzo, da oltre venti giorni, di fatto allocata dentro gli uffici di gabinetto, dirama comunicati stampa su carta intestata del nostro Comune, usando i mezzi telematici e telefonici dell’Amministrazione, ed avendo accesso ad atti ed uffici come se fosse un dipendente comunale contrattualizzato e pertanto in organico". Secondo Salone "ci troviamo dinanzi ad un caso grave ed anomalo, sia nell’interesse della dottoressa Cannizzo, ma soprattutto nei confronti dell’Amministrazione comunale che è direttamente responsabile, sotto mille profili siano essi normativi, contrattuali e assicurativi, di un fatto tanto grave dettato non certo da un criterio che si può identificare con una sana amministrazione ma con una distorta visione privatistica. Mentre si persegue l’ignobile profitto determinato dal lavoro nero che produce ricchezza ai danni dei lavoratori, l'amministrazione fa ancora peggio, non retribuendo la persona che di fatto svolge il lavoro proprio dell’Ufficio stampa. Salone suggerisce altre vie: "Ritengo che le vie da percorrere, se si vuole dotare l’Ente di una struttura che divulghi l’attività del Comune, siano altre e non certamente quelle seguite dal signor sindaco. Mi riferisco alla legge 150 del 2000, al suo decreto attuativo emanato dal Presidente della Repubblica nel 2011, nonché a tutte le leggi e normative emanate dalla Regione Siciliana che ha recepito la legge nazionale che detta le normative per l’istituzione e il funzionamento degli uffici stampa". Il sindaco Damiano ha risposto precisando "di non aver mai impegnato personale esterno in attività istituzionali del Comune. La dottoressa Cannizzo, cui strumentalmente e inopinatamente fa riferimento Francesco Salone, non ha mai prestato attività lavorativa all'interno del Comune né  ha mai avuto "accesso ad atti ed uffici". Quelle volte in cui la stessa è stata presente nella casa comunale si è sempre intrattenuta con il sindaco al quale, in ragione della  sua professionalità e della conoscenza personale con il primo cittadino, ha fornito suggerimenti e consigli circa i rapporti con gli organi di informazione. In talune di tali occasioni, allorquando il sindaco ha avuto necessità di chiarire specifiche tematiche, la dottoressa Cannizzo, in autonomia e con spirito di collaborazione, ha ritenuto opportuno contattare i propri colleghi dell'informazione. I comunicati stampa sono sempre stati diffusi dall'Ufficio di Gabinetto e personalmente dal Sindaco attraverso la sua e-mail. Se dalle suddette circostanze si ritiene che si possa configurare un rapporto di lavoro in nero, il Francesco Salone è evidentemente in grossolano errore".

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