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Una D'Alì alla corte di Tranchida

01 Agosto 2018 16:36, di Redazione
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Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida sta per ultimare la composizione della sua giunta. L’ultimo nome, in ordine di tempo ( ma c’è ancora una case...

Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida sta per ultimare la composizione della sua giunta. L’ultimo nome, in ordine di tempo ( ma c’è ancora una casella da occupare) è quello di Rosalia D’Alì, neo assessore a Trapani, capitale delle culture euromediterranee; Turismo cultura ed eventi; Centro Storico; Partecipate: Biblioteca Fardelliana ed Ente Luglio Musicale. La D’Alì, nota professionista trapanese nel comparto della comunicazione / promozione territoriale, è un nome pesante (nipote dell’ex senatore di Forza Italia) , e di questo ne è consapevole il primo cittadino che si è affrettato a sottolineare in cun comunicato stampa come non ci sia “ nessun malcelato intento, con una D’Ali - che oltre al noto cognome registra in città e non solo, apprezzamento e capacità professionali - di allargamento della maggioranza civica e politica (peraltro è nota la mia distanza culturale con determinate dimensioni politiche), legittimata dai cittadini trapanesi”. Il tutto poer dare seguito ad una “ scommessa che tende a mettere in campo le migliori energie per provocare radicali Cambia-Menti per la Trapani del futuro e che abbiamo in mente. Se ne facciano una ragione determinati e trasversali settori politici, la cui “comunella” è notoria, che sempre più vedono prosciugarsi l’acqua della stagnazione civica dentro la quale hanno condannato la città in nome dei loro equilibri di rendita e di potere. Trapani ripartirà, nonostante tanti e qualcuno in particolare”. Giacomo Tranchida parla di nomina libera “ al pari degli Assessori Patti, Abbruscato e Romano” e rivendica il suo ruolo di capo di una amministrazione che vuole che Trapani”, da città capoluogo abbandonata e fanalino di coda di tutte le classifiche a capitale europea delle culture euro mediterranee” torni ad essere “una città normale, intanto, pensando al contempo ad azioni e visioni di rilancio economiche-occupazionali, sociali e culturali, colposamente mancate e/o archiviate nel tempo”.

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