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Una vita di inferno quella di Marisa, minacciata e ossessionata dal suo ex - Trapani Oggi

Marsala | Cronaca

Una vita di inferno quella di Marisa, minacciata e ossessionata dal suo ex

07 Settembre 2023 19:23, di Laura Spanò
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Nonostante tutto continuava a svolgere il duplice compito di mamma e donna impegnata nell'azienda Colomba Bianca

Marisa Leo nonostante i tormenti che le procurava continuamente Angelo Reina, il suo ex, ossessionato da lei, che diceva di amarla ma nel frattempo la minacciava, la spiava; continuava a lavorava presso la cantina Colomba Bianca di Campobello di Mazara, era responsabile marketing e comunicazione, protetta dai suoi colleghi e dai suoi datori di lavoro affranti per la tragedia.

Donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle cantine. Mente e braccio di scelte di successo, colonna portante di progetti internazionali per la filiera vitivinicola italiana, visionaria comunicatrice nel mondo dei vitigni made in Sicily ecco come viene ricordata Marisa.

“Era davvero una bella persona, lo testimonia anche il fatto che mi stanno chiamando da mezzo mondo – dice affranto Dino Taschetta, titolare della Colomba Bianca. Era gentile, brava, amava il suo lavoro, era felice di farlo, era un vulcano di idee, spesso ci confrontavamo sui nuovi progetti e sognavamo un mondo migliore. La nostra azienda e la nostra comunità sarà più povera con la sua mancanza. Nessuna parola può rappresentare il nostro dolore”.

La querela di Marisa nei confronti di Angelo è del 2020 e arriva dopo una serie di minacce e non solo. Un giorno incrociandola in macchina Reina l'aveva inseguita lungo la statale e le aveva tagliato la strada, costringendola a fermarsi vicino a una stazione di servizio. Era come ossessionato. Questo era solo l'ultimo di una serie di episodi. Reina la pedinava e la vita di Marisa era diventata un inferno se lo ritrovava ovunque. Reina viene così denunciato da Marisa e rinviato a giudizio. Marisa davanti al tribunale racconta il suo calvario. Poi, ritira la querela. Pensa che per amore della figlia sia giusto dare una chance al padre della sua bambina. La sentenza: non luogo a procedere. Si ritrovano financo da uno psicologo per un percorso condiviso sempre per amore della figlia. Ad Angelo però non bastava, ha deciso di farla finita e l'ha uccisa.

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