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Valderice, botta e risposta tra Pd e sindaco

05 Giugno 2012 07:38, di Niki Mazzara
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Valderice, 5 giugno 2012- Dopo la condanna ad un anno per favoreggiamento nei confronti di Tommaso Coppola nell'ambito della inchiesta “Cosa Nostra ...

Valderice, 5 giugno 2012- Dopo la condanna ad un anno per favoreggiamento nei confronti di Tommaso Coppola nell'ambito della inchiesta “Cosa Nostra Resort” al sindaco Camillo Iovino, il Pd e l'Udc di Valderice hanno avanzato la richiesta di dimissioni del primo cittadino. Una sentenza che, pur non passata in giudicato, per gli esponenti di Pd e Udc è degna di essere attenzionata e discussa dal consiglio comunale, che hanno chiesto venga convocato per trattare proprio la questione morale. Per i partiti di opposizione, dietro la richiesta vi sono “ragioni di responsabilità istituzionale”. Di contro il sindaco risponde che “ sicuramente con questo atto hanno inaugurato l’inizio della campagna elettorale che, a quanto pare, sembra essere alla porte” evidenziando come “ la nostra sinistra scelga la strada più facile: quella vuota ed inutile della delegittimazione dell’avversario”.  Nel sottolineare come “La richiesta del PD, arriva in ritardo di cinque giorni; in altri tempi avrebbero bruciato il record.”, Iovino risponde che “ se di “questione morale” si tratta, è corretto che sia proprio il sottoscritto a dare contezza di alcuni fatti” e che “ la mia condanna non riguarda in alcun modo la mia azione amministrativa in seno al Comune di Valderice, né le mie funzioni di sindaco. Neppure è da mettere in relazione con reati e vicende per cui sono state emesse le condanne per intestazioni fittizie di beni ed altre fattispecie nei confronti di altri imputati, fatti risalenti al 2005 quando non avevo, comunque, alcun incarico in seno al Comune di Valderice”. Iovino, ribadendo “ la mia più completa estraneità ai fatti addebitatemi”, annuncia l'intendimento “di proporre appello avverso la sentenza di condanna, non appena verranno rese note le motivazioni. Motivazioni che saranno utili anche per valutare a pieno il proseguo della mia attività amministrativa”,

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