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5 consigli per il design del tuo CV

13 Gennaio 2022 13:36, di Eros Santoni
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La scrittura di un curriculum vitae, sia esso CV classico o curriculum vitae europeo, prevede la realizzazione di un documento che sia non soltanto presentabile dal punto di vista grammaticale e dei contenuti, ma anche visivo

La scrittura di un curriculum vitae, sia esso CV classico o curriculum vitae europeo, prevede la realizzazione di un documento che sia non soltanto presentabile dal punto di vista grammaticale e dei contenuti, ma anche visivo. Non è possibile infatti prescindere dall’ottimizzazione dell’aspetto del CV: quando i recruiter leggono il documento, si stanno interfacciando con un qualcosa che deve essere pienamente leggibile e non confusionario.

Qui di seguito ti diamo 5 consigli preziosi per creare il curriculum dal punto di vista del design. In questo modo, potrai creare un CV nel modo piĂą idoneo possibile a ricevere una lettura interessata da parte del datore di lavoro, e aumentare di conseguenza le tue chance di ricevere una convocazione.

L’obiettivo principale: mantenere pulizia visiva tramite la scelta di pochi colori Il punto di partenza per realizzare un ottimo CV dal punto di vista del design è mantenere pulizia visiva. Ciò può significare molte cose, è vero, ma in generale la regola è una: il documento, già ad uno sguardo rapido e non attento, deve risultare ordinato e non confusionario. In tal senso è fondamentale in particolare la scelta dei colori. Se stai realizzando un CV per candidarti per un lavoro nel settore artistico o comunque creativo, va bene scegliere qualche colore diverso dal classico bianco e nero, oppure bianco e blu scuro. Tuttavia, devi ricordare che non puoi scegliere troppi colori: già scegliere tre colori da utilizzare significa aumentare il disordine complessivo, pur restando nei limiti. Non andare oltre ai tre colori: meglio ancora se scegli un CV bicromatico, o comunque con due gradazioni diverse di uno stesso colore.

Scegli il giusto layout Alcuni servizi di realizzazione di CV online, anche per curriculum vitae europeo, permettono di scegliere un layout in anticipo, semplicemente da compilare con i propri dati. Ebbene, anche questo è un aspetto da non trascurare: non è sufficiente scegliere il layout casualmente e inviare il CV in breve tempo, solo per non perdere altro tempo. Quando scegli un layout preimpostato, devi sceglierlo in base al tipo di lavoro per cui ti stai candidando. Ad esempio, una candidatura per un lavoro d’ufficio, di banca, in ambito giuridico e così via, è più indicato un layout sobrio, senza particolarità, il più classico e basilare possibile. Per quanto riguarda invece una candidatura in ambito creativo (ad esempio, un digital marketer), si può optare per un layout più particolare: ad esempio con qualche cornice, oppure qualche inserimento grafico che renda il CV più vivace e idoneo a lavori di questo tipo.

Attenzione ai margini: né troppo larghi, né troppo stretti Un elemento spesso sottovalutato riguarda i margini. Per chi non lo sapesse, essi rappresentano la distanza del corpo del testo/contenuti dal bordo del foglio. Si tratta di un elemento fondamentale, perché da questo dipende la maggiore o minore presenza di contenuto in un singolo foglio. Chi scrive un CV tende a commettere due possibili errori. Il primo è inserire bordi troppo stretti, un “trucco” per poter aumentare lo spazio a disposizione e scrivere più cose possibili in un singolo foglio, potendone così stampare soltanto uno. In realtà così facendo il CV diventa troppo carico di contenuto scritto in una singola porzione, diventando anche caotico e poco leggibile. Il secondo possibile errore è inserire margini troppo larghi: in questo caso il documento al contrario diventa alquanto bizzarro e i recruiter potrebbero vedere con qualche dubbio tale impaginazione bizzarra. Detto questo, i margini ideali sono compresi tra gli 1.5 e i 2.2 centimetri: misure più o meno ampie potrebbero diventare esagerate e fuori luogo.

Inserisci titoli dei paragrafi dalle dimensioni equilibrate Si parla di dimensioni equilibrate anche in riferimento ai titoli dei vari paragrafi. Ad esempio, l’intestazione del CV può avere un carattere di dimensioni maggiori di tutti gli altri, ma comunque non esagerate: non ha alcun senso inserire un’intestazione enorme, in quanto farà contrasto con il resto del testo. La stessa regola vale per tutte le altre intestazioni (sezione delle skill, delle esperienze pregresse, degli hobby…). Scegliete sempre dimensioni in equilibrio con il resto del contenuto testuale: un esempio è scegliere il carattere 16 per le intestazioni, e 12 per il contenuto testuale.

Valuta l’uso di due diversi font in base alle sezioni del CV Un CV non deve avere necessariamente lo stesso font per tutta la durata del documento. Puoi valutare infatti di inserire due diversi font (al massimo due, non di più!) in base alle sezioni del curriculum. Un esempio è il seguente: un font puoi utilizzarlo per la tua biografia, un altro per le sezioni delle abilità apprese e delle esperienze. In questo modo lo renderai perfino più leggibile e accattivante rispetto all’uso di un solo font, perché ci si può concentrare in modo facile su sezioni diverse in un batter d’occhio.

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