Aereo in mare, ma č solo un'esercitazione
Immagine di repertorio La simulazione di un ammaraggio di emergenza da parte di un aereo č stata effettuata, nei giorni scorsi, nelle acque di Mazar...
[caption id="attachment_57304" align="alignleft" width="200"] Immagine di repertorio[/caption] La simulazione di un ammaraggio di emergenza da parte di un aereo è stata effettuata, nei giorni scorsi, nelle acque di Mazara del Vallo. L’esercitazione ha preso il via alle ore 16.25, quando la torre di controllo dell’Aeronautica militare dell'aeroporto di Birgi ha contattato la Sala operativa della Capitaneria di Porto di Trapani che, secondo protocollo, ha passata l’emergenza alla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, competente per la zona marittima individuata come punto dell’incidente. L'ammaraggio veniva dato, infatti, a 2 miglia a sud-sud ovest del porto e riguardava un velivolo da turismo, di colore bianco, con sei persone a bordo compreso il pilota, proveniente da Pantelleria e diretto a Trapani. Immediatamente la torre di controllo di Birgi ha chiuso lo spazio aereo e sono partite le operazioni di soccorso simulato che ha impegnato una trentina di uomini, quattro motovedette, un gommone, uomini della Guardia di Finanza, del S.U.E.S. del 118, le associazioni di Protezione civile, la Confraternita Misericordia di Mazara del Vallo e le risorse messe a disposizione della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo. La simulazione è stata gestita in base al recente art. 830, comma 2, del Codice della Navigazione, che affida al Corpo delle Capitanerie specifiche competenze, in caso di operazioni S.A.R. marittime effettuate in caso di aeromobile incidentato in mare. Tutti i mezzi navali si sono diretti sul punto dell’impatto che viene individuato, tramite la "grid map", nel settore X-8. Le prime motovedette giunte sul luogo dell'ammaraggio, effettuata una veloce ricognizione hanno subito recuperato cinque superstiti, mentre risultava dispersa una persona. Le operazioni di ricerca hanno poi consentito di recuperare anche il disperso e, intorno alle 19 l'esercitazione è stata dichiarata conclusa. “E’ stata un’esercitazione molto impegnativa - ha commentato il comandande della Capitaneria di Porto, Pischedda - che ha testato i tempi e le aspettative previste. Si è soprattutto puntato sull’addestramento degli uomini e sull’affidabilità delle comunicazioni radio e telefoniche, aspetti di vitale importanza quando si interviene per salvare delle vite umane in mare”.
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