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Anche i migranti della Aita Mari in quarantena sulla Rubattino. Arriva il si del Ministero dei Trasporti - Trapani Oggi

Cronaca

Anche i migranti della Aita Mari in quarantena sulla Rubattino. Arriva il si del Ministero dei Trasporti

19 Aprile 2020 10:15, di Redazione
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Sul traghetto ci sono già i 149 migranti della Alan Kurdi

Lo ha confermato ieri sera il ministero dei trasporti: «L'azione di natura umanitaria, che avverrà domani (oggi per chi legge,ndr) non può avvenire con lo sbarco presso i porti italiani, a causa della forte pressione organizzativa e sanitaria, in questa fase emergenziale da Covid-19. Pressione che renderebbe complesso affrontare l'accoglienza in piena sicurezza per i soccorritori e per le persone soccorse», ha spiegato una nota. Ieri pomeriggio la nave aveva ricevuto l’indicazione di entrare nelle acque territoriali italiane e di attendere istruzioni dalle autorità marittime di Palermo. Davanti al capoluogo dell’isola la Aita Mari ci era arrivata perché così le era stato chiesto dall’Mrcc di Roma, la sala operativa della Guardia costiera i cui uomini, nella notte scorsa, hanno effettuato altre due evacuazioni mediche dalla nave dell’Ong, migranti in precarie condizioni di salute.

Sul traghetto della Tirrenia «Raffaele Rubattino» ci sono in quarantena i 146 migranti della Alan Kurdi della Ong tedesca Sea-eye, assistiti da un team della Croce Rossa che da domani si occuperà anche della quarantena dei migranti della Aita Mari. «Trasferire i migranti sul traghetto per la quarentena ci sembra al momento la soluzione più ragionevole», ha detto Inigo Mijangos, presidente di Salvamento Maritimo Humanitario.  Venerdì mentre alla Alan Kurdi veniva comunicato che i migranti avrebbero trascorso la quarantena anti-coronavirus su un traghetto alla fonda davanti a Palermo, alla Aita Mari è arrivata la disposizione di fare rotta verso ovest, vale a dire fra Trapani e Palermo. Cosa che ha messo in allarme il presidente della Regione Nello Musumeci: «Sarebbe grave se Roma consentisse lo sbarco di queste persone, dopo il rifiuto di altri Paesi dell'Ue, in un'isola che vive con alta tensione gli effetti dell'emergenza epidemica».   

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