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Alcamo | Cronaca

Arresti Alcamo, deferita anche Energeticambiente, sequestrato Autoparco

16 Maggio 2019 09:40, di Redazione
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Ulteriori particolari della operazione dei Carabinieri del Nucleo ambientale

Sono Giovanni Maria Picone e Benedetto Cottone i due alcamesi dipendenti di Energeticambiente Sri di Alcamo da stamattina agli arresti domiciliari per il reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti e il reato di inquinamento ambientale.
Secondo gli inquirenti i due, rispettivamente  responsabile operativo per l’Italia meridionale e procuratore di secondo livello con funzioni di capo cantiere della società appaltatrice del servizio di gestione integrata dei rifiuti per il Comune di Alcamo, avrebbero sistematicamente proceduto allo sversamento dei rifiuti liquidi prodotti dalla frazione organica dei rifiuti urbani, nonché nella dispersione delle terre da spazzamento prelevate dal servizio di pulizia delle strade.

L'ordinanza  di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata emessa dal GIP del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, al termine di indagini  in corso dal settembre 2018 e sviluppate anche mediante il ricorso a intercettazioni telefoniche e di captazione delle immagini, sono state condotte dai militari del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) sotto la direzione del Procuratore Aggiunto Dott.ssa Marzia Sabella e dei Sostituti Procuratori Dott. Dario Scaletta e Dott.ssa Laura Siani. Gli inquirenti sostengono che le continuate condotte consentivano, da una parte, un significativo ed illecito abbattimento dei costi in favore della società aggiudicataria del servizio, dall’altra, evidenti compromissioni e deterioramenti delle matrici ambientali costantemente sottoposte agli illeciti sversamenti.
Il sito interessato dalle operazioni illecite è ubicato in Comune di Partinico (PA), all’interno di un’area originariamente destinata ad autoparco aziendale della società Energeticambiente srl. ma dalla stessa impiegata come centro occulto di stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali ed urbani pericolosi e non pericolosi.

Contestualmente all’esecuzione delle misure restrittive, sono state effettuate perquisizioni personali e locali presso le unità operative della società aventi sede nelle province di Palermo e Trapani che hanno portato al sequestro preventivo dell’area oggetto degli sversamenti, di dieci autocarri adibiti al servizio di raccolta e trasporto rifiuti, nonché di documentazione acquisita anche presso i competenti uffici del Comune di Alcamo.

Le indagini hanno consentito di individuare anche gran parte dei soggetti che hanno materialmente concorso alla realizzazione dei reati, risultano infatti indagate, in concorso con gli arrestati, altre otto persone tutte dipendenti della Energeticambiente.

È stata deferita all’Autorità Giudiziaria, , in relazione ai reati contestati, anche la stessa Energeticambiente per gli illeciti previsti dalla legge penale speciale in materia di responsabilità amministrativa da reato per le persone giuridiche.

Una indagine che comunque potrebbe avere ulteriori sviluppi visto che l’odierna attività è  il punto di partenza sulla base del quale gli investigatori svilupperanno eventuali ed ulteriori ipotesi di reato a carico di altri soggetti e per profili connessi alla possibile turbata libertà degli incanti.

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