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Unanime plauso alle forze dell'Ordine
Aggiornamento Reazioni - Mattarella si congratula con il Viminale
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è congratulato con il Viminale e con i carabinieri per la cattura di Matteo Messina Denaro. «Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - si legge in una nota del Quirinale - ha telefonato questa mattina al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l’arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la Magistratura».
Aggiornamento Reazioni - La notizia dell'arresto di Matteo Messina Denaro arriva fino in Malesia.
"È considerato il padrino supremo di Cosa Nostra: i Carabinieri hanno arrestato Matteo Messina Denaro". Così lo Spiegel dando ampio spazio alla cattura del boss Messina Denaro. Sulla stampa francese, Le Monde parla del "mafioso più ricercato d'Italia arrestato dopo 30 anni". Ampia copertura anche sui quotidiani statunitensi. Il Washington Post mette in risalto l'arresto avvenuto nella clinica palermitana. Il New York Times usa l'etichetta di "most wanted", richiamando alla memoria la sua condanna in contumacia per le stragi del 1992. La CNN ha parlato della cattura "dell'uomo più ricercato d'Italia", così come la BBC lo ha definito "il boss mafioso italiano più ricercato". Il Time ha ricordato come l'arresto sia avvenuto un giorno dopo il trentesimo anniversario dell'arresto di Totò Riina. L'Independent ha pubblicato il video di Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei Carabinieri, con l'annuncio della cattura. Spazio allo storico arresto anche su Irish Times su WalesOnline. "La polizia italiana arresta il boss mafioso più ricercato", ha scritto il Gulf Times. La notizia è arrivata fino in Malesia, dove anche il Malay Mail ha ricordato il suo ruolo di mandante nelle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
“E’ la fine di un incubo e l’inizio di un’era nuova che coinvolga l’intera città - ha affermato il sindaco della città Enzo Alfano - È la vittoria dello Stato e del diritto. Non se ne poteva più di associare la città a questo latitante che è nato qui. È un momento di grande vittoria e dobbiamo festeggiare perché oggi si segna una data storica per la nostra città”.
«Un momento di riscatto per i siciliani onesti e, in particolare, per il territorio di Trapani, marchiato da anni come "la provincia di Matteo Messina Denaro"». Così la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi ha commentato, emozionata, la notizia dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro da parte dei carabinieri del Reparto Operativo Speciale: «Una cattura che profuma di libertà! Una libertà conquistata ad un prezzo altissimo, ma che dobbiamo difendere ogni giorno e costruire con rettitudine e intransigenza. Non abbassiamo la guardia, mai». «Un plauso e un vivo ringraziamento – conclude Ciminnisi – alla magistratura e agli uomini e alle donne del Reparto Operativo Speciale dei Carabinieri che, dopo anni di duro lavoro, hanno posto fine ad una latitanza durata 30 anni. Adesso, rialziamo la testa».
«Oggi lo Stato vince una battaglia di legalità e il nostro territorio, strangolato per decenni, può sentirsi finalmente libero il collo da una morsa». Lo dice il deputato regionale Nicola Catania (FdI), sindaco di Partanna, commentando l’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro. «È una pagina storica per la lotta alla mafia e per il territorio del Belìce, che da oggi deve guardare al futuro con speranza e rilancio sul solco della cultura alla legalità», ha concluso Catania, che ha espresso un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura.
«La cattura di Matteo Messina Denaro rassicura e riscatta tutte le vittime di decenni di violenza, sopraffazione ed anche terrorismo, con cui Cosa nostra ha ammorbato la Sicilia ed il mondo». A commentare così l’arresto del boss mafioso, latitante dall’estate del 1993, è Antonio Matasso, segretario regionale siciliano dei Socialdemocratici e presidente della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”. L’esponente del Sole nascente sottolinea come «i socialisti democratici e riformisti, da sempre in prima linea nella lotta alla mafia e nel pagare il relativo tributo di sangue per questo, come avvenuto dai Fasci siciliani ad oggi, non possono che rallegrarsi di quanto accaduto a Palermo. Va un sentito ringraziamento – evidenzia Matasso – a quei silenziosi servitori dello Stato che hanno permesso a tanti oppressi di avere giustizia. La data di oggi, per la comunità dei socialisti democratici siciliani, assume un significato particolare: 101 anni fa la mafia trapanese uccideva a Paceco il militante socialista Domenico Spatola e i suoi nipoti Mario e Pietro Paolo, figli del fratello Giacomo, un compagno in prima linea nelle lotte contadine e socialiste. Tutti loro avevano la “colpa” di avversare quella Cosa nostra della provincia di Trapani che ha prodotto una serie di criminali violenti ed efferati, tra cui Matteo Messina Denaro e suo padre Francesco, al vertice del mandamento mafioso di Castelvetrano. I nostri compagni martiri saranno contenti di questa giornata».
"Abbiamo atteso questa giornata per trent’anni. L’arresto di Matteo Messina Denaro è una grande notizia per chi è impegnato in prima linea quotidianamente contro mafie e malaffare, ma soprattutto per tutti i Cittadini onesti. Un ringraziamento a tutte le forze dell'ordine, e in particolare ai Carabinieri del Ros di Palermo, al procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia e al procuratore aggiunto Paolo Guido che hanno eseguito e coordinato l'operazione. Lo Stato vince sulla mafia!". Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Santangelo.
“Con l'arresto di Matteo Messina Denaro l'Italia assesta un duro colpo alla mafia. Questa è una giornata di festa per tutto il Paese. Grazie alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell'esponente più significativo della criminalità mafiosa che hanno portato a termine questa straordinaria operazione. Grazie, siamo orgogliosi di voi. Lo Stato vince sulla mafia”. Lo afferma Sandro Catalano, presidente di ANCE Trapani - dopo la notizia della cattura dell'ex primula rossa di Castelvetrano.
L’ANCI Sicilia esprime apprezzamento per il lavoro della magistratura, di tutte le forze dell’ordine e dei carabinieri del Ros che, stamattina, hanno arrestato a Palermo, dopo 30 anni di latitanza, il boss mafioso Matteo Messina Denaro. “Matteo Messina Denaro dopo la stagione dei corleonesi aveva condotto cosa nostra a continuare nel tentativo di controllo criminale del territorio in maniera meno eclatante e pertanto più difficile da individuare e contrastare”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“Si tratta certamente del coronamento di anni di lavoro e di sacrifici svolti con abnegazione dalle forze dell’ordine e una grande vittoria per la società civile e per tutti i siciliani.
“Oggi è un giorno importante per lo Stato che segna un grande passo in avanti nella lotta alla mafia grazie all’arresto del boss di Castelvetrano, latitante da 30 anni, Matteo Messina Denaro. Un grande plauso e ringraziamento va ai carabinieri del Ros alla procura di Palermo e a tutte le forze dell’ordine che in questi anni hanno lavorato per raggiungere questo grande risultato sul fronte del contrasto a Cosa Nostra, l’obiettivo adesso è liberare il nostro territorio trapanese dall’oppressione mafiosa”. Ad affermarlo sono i segretari generali Cgil Cisl Uil Trapani, Liria Canzoneri, Leonardo La Piana, Tommaso Macaddino, che commentano così l’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro avvenuto oggi a Palermo. “L’arresto avviene proprio all’indomani dei trent’anni dalla cattura del boss Totò Riina, sono tutti successi delle forze dell’ordine che non si sono mai fermate nella continua battaglia contro questa piaga, che soffoca ancora il tessuto produttivo, sociale ed economico delle nostre città, e che ci ha tolto troppo in termine di vite di eroi che hanno dato tutto per sconfiggerla”. Cgil Cisl Uil Trapani aggiungono “bisogna fare adesso un altro balzo in avanti per debellare anche le infiltrazioni mafiose, la corruzione, le relazioni fra mafia e colletti bianchi, per poter davvero far prevalere la legalità su ogni azione portata avanti per lo sviluppo del territorio. E’ un momento importante ma bisogna ancora rimboccarsi le maniche perché sappiamo dall’esperienza del passato che Cosa Nostra è sempre pronta a riorganizzarsi e a cercare nuovi capi e affari da sfruttare”. Canzoneri, La Piana , Macaddino concludono “noi ogni giorno facciamo la nostra parte per diffondere i valori di legalità in ogni realtà in cui siamo presenti, sia questo arresto eccellente di oggi, un nuovo inizio, quello che vede prevalere solo i successi di chi vuole bene a questa terra, nel ricordo costante dei nostri eroi, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutte le vittime innocenti, che hanno pagato con la propria vita questa battaglia, e di chi vuol vederla rinascere, nel segno di un costante e forte No alla mafia”.
“Lo storico risultato raggiunto oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro effettuato dai colleghi del Ros ci rende felici, orgogliosi e grati, e vogliamo congratularci. E’ il culmine di un lavoro immane e di sacrifici che nessuno può conoscere, a meno di non lavorare per la sicurezza del Paese. Ecco perché vogliamo ripetere a tutti che lo Stato c’è, e che le Istituzioni, troppo facilmente criticate, meritano la massima fiducia e la massima collaborazione dei cittadini. Alimenta la nostra speranza nel futuro anche la reazione dei siciliani presenti sul luogo di questo evento, prodigatisi in applausi e braccia alzate in segno di soddisfazione quando hanno capito chi fosse la persona arrestata. Questo è il segno che le persone vogliono stare dalla parte giusta, vogliono e chiedono giustizia, sicurezza e libertà, quello per cui ci onoriamo di lavorare ogni giorno, spesso a costo di enormi sacrifici personali, e soprattutto a costo delle numerose vite umane di tanti onesti servitori dell’Italia che hanno versato il proprio sangue nella lotta alla mafia”. E’ il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’arresto del boss superlatitante Matteo Messina Denaro.
Claudio Fava,ex presidente della Commissione antimafia della Regione Sicilia: "E' stato protetto da circuiti di consenso e convenienza" L'arresto di Matteo Messina Denaro è di "straordinaria importanza: non arriva per caso ma è il frutto di un lavoro investigativo che si è protratto negli anni, di un impegno che non nasce di recente e che ha riguardato non solo la Procura di Palermo ma altre Procure siciliane; non solo i Ros dei Carabinieri ma anche di altre forze di Polizia". Commenta così, ad Askanews, l'ex presidente della Commissione antimafia della Regione Sicilia Claudio Fava, che parla di un arresto che "non ci sorprende" perché "preparato con determinazione da molto tempo".
Associazione Nazionale funzionari polizia: "Questo arresto è un risultato straordinario" "La cattura di Messina Denaro è un risultato di straordinaria importanza non solo per riaffermare la forza dello Stato e del diritto ma anche per gli importanti scenari investigativi che offre". A sottolinearlo è il segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Marco Letizia. "Sappiamo per esperienza - continua Letizia - che la mafia ha sempre saputo sostituire in modo rapido ed efficiente i propri capi, proprio per questo sarà indispensabile capire quale situazione ha lasciato il boss catturato con una brillante operazione dai colleghi dell'Arma dei Carabinieri, cui vanno i nostri complimenti per quello che hanno fatto oggi ed ogni giorno a fianco di magistrati e poliziotti impegnati per la sicurezza del nostro Paese".
Carabinieri a palermitani: "La vostra gioia è la nostra" ..."La vostra gioia si fonde con la nostra per continuare a costruire insieme una società libera dall'oppressione mafiosa. I vostri 'grazie ragazzi' gettano le basi per un futuro migliore e ripagano anni di impegno e duro lavoro". Così in un tweet l'Arma dei Carabinieri ha voluto ringraziare i cittadini palermitani che questa mattina hanno applaudito gli uomini e le donne del Ros, del Gis e dei comandi territoriali dopo l'arresto del boss Matteo Messina Denaro nella clinica La Maddalena.
Maurizio Landini, segretario della CGIL: "Grazie alla magistratura e alle forze dell'ordine”"A nome della Cgil, voglio ringraziare la Magistratura e le forze dell'ordine, per il fondamentale lavoro svolto per la cattura di Matteo Messina Denaro, latitante da più trent'anni. Una professionalità, la loro, che andrebbe valorizzata a partire da un adeguato incremento degli organici". Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commentando l'arresto a Palermo del boss mafioso. "Anche in questo caso - aggiunge il leader della Cgil - è emerso quanto le intercettazioni siano uno strumento fondamentale per contrastare le organizzazioni criminali e tutte le gravi tipologie di reato, che quindi non deve essere depotenziato, come in passato è stato più volte proposto".
Meloni arriva a Palermo e omaggia le vittime della strage di Capaci. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano hanno osservato un minuto di raccoglimento davanti alla stele di Capaci che ricorda le vittime della strage nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Meloni e Mantovano sono giunti a Palermo in seguito all'arresto del boss Matteo Messina Denaro. Meloni a Palermo incontra magistrati. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata negli uffici della Procura di Palermo dove incontrerà il capo deal Dda, Maurizio De Lucia, e l'aggiunto, Paolo Guido, che hanno coordinato l'indagine sfociata nell'arresto di Matteo Messina Denaro. Il corteo di auto della premier ha fatto il suo ingresso al Palazzo di Giustizia da una entrata laterale.
Meloni al comandante del Ros: "Un lavoro straordinario” "Le mie congratulazioni, davvero complimenti a lei e ai suoi uomini per questo lavoro straordinario". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in Procura a Palermo, rivolgendosi al comandante del Reparto Operativo Speciale dei carabinieri, Pasquale Angelosanto. "Una grande giornata", il commento del premier dopo aver rivolto i suoi complimenti anche ai vertici regionali dei carabinieri, del gruppo Intervento Speciale e del reparto Anti Crimine. Al Palazzo di Giustizia Meloni è stata accolta dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia. Anche al capo della Procura i complimenti del premier.
Il Procuratore di Roma Francesco Lo Voi: "Dopo questo arresto ci sarà un terremoto in Cosa Nostra". Un terremoto per Cosa Nostra". Così il procuratore di Roma Francesco Lo Voi commenta l'arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro. "Ribadito che non ci sonoelementi per dire che fosse il capo, Cosa Nostra resta priva di un importantissimo punto di riferimento non solo a Trapani ed Agrigento ma anche a Palermo". Per il magistrato, che in passato ha dato la caccia al boss come procuratore di Palermo e prima ancora da sostituto, dopo il blitz di oggi "ci sarà un'esigenza di riorganizzazione, un momento di sbandamento che la magistratura dovrà sfruttare", aggiunge
Mario Mori: "Ora Cosa Nostra non esiste più". E' un momento di estrema soddisfazione. Si conclude un ciclo che era cominciato con l'arresto di Totò Riina e che adesso, con l'arresto di Messina Denaro rappresenta una cesura tra la Mafia operativa, quella di Cosa Nostra, e un altro tipo di mafia". Lo dice a LaPresse il generale Mario Mori, comandante del Ros quando venne arrestato il boss Totò Riina ed ex direttore del Sisde. "La Mafia di Cosa Nostra, quella operativa, strutturata, fatta da famiglie, commissioni provinciali e regionali, cioè sotto una struttura di comando, non esiste più. L'ultimo epigono, anche se forse non era più in grado di gestire nulla, era appunto Messina Denaro. Adesso - spiega Mori - c'è il 'sentire mafioso', la cultura mafiosa che rimane chiaramente in piedi e questa deve essere combattuta. Ma per combattere questo 'sentire mafioso' occorre anche che la politica, la cultura, l'informazione, il mondo del lavoro contribuiscano a far sì che in quell'area, in quella regione dove ha potuto prosperare, venga meno".
L’avvocato della famiglia Di Matteo: Messina Denaro: “sarà giudicato dalla giustizia divina e da quella umana” "Nulla potrà restituire in vita Giuseppe o compensare in qualunque modo la sua scomparsa ma di certo tutti coloro che hanno preso parte a questo efferato delitto, oltre a doverne rispondere davanti alla giustizia divina, ora dovranno farlo anche davanti a quella umana". Lo dice, dopo la cattura di Messina Denaro, l'avvocato Monica Genovese, legale della famiglia del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino figlio di un pentito sciolto nell'acido. "Uno straordinario successo della procura di Palermo, ennesima tappa del percorso per assicurare alla giustizia tutti coloro che hanno avuto un ruolo nel più grave delitto della mafia".
Giuseppe Antoci Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto : "Oggi il sole splende più forte". "Un grande risultato una grande vittoria dello Stato complimenti ai Carabinieri del Ros e al suo comandante Generale Pasquale Angelosanto, complimenti al procuratore De Lucia e a tutta la Procura distrettuale antimafia di Palermo, oggi il sole splende più forte e più caldo. Evviva". Così in una nota Giuseppe Antoci Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto ex Presidente del Parco dei Nebrodi sfuggito a un agguato mafioso nel 2016 grazie all'intervento armato degli uomini della sua scorta commentando l'arresto di Matteo Messina Denaro.
Il Sindaco di Trapani: " Un arresto che è un punto di svolta nella lotta alla mafia". "L'arresto dell'ormai ex super latitante Matteo Messina Denaro rappresenta, seppur dopo una lunga e inquietante latitanza, un punto di svolta importantissimo nella lotta alla mafia trapanese ma di valenza nazionale e oltre". Lo dice il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che aggiunge: "Dall'impunità delle stragi di vittime innocenti al traffico di droga, l'operazione messa in campo dalle forze dell'ordine consente finalmente di assicurare alla giustizia uno dei boss mafiosi più ricercati al mondo. Continuiamo, dunque, con rinnovata fiducia nel quotidiano impegno civile di contrasto alle mafie, alla criminalità e al malaffare, promuovendo legalità e sviluppo, guardando a fronte alta il futuro anche in favore dei nostri giovani. Oggi è una bellissima giornata".
Aggiornamento Reazioni - Mattarella si congratula con il Viminale
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è congratulato con il Viminale e con i carabinieri per la cattura di Matteo Messina Denaro. «Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - si legge in una nota del Quirinale - ha telefonato questa mattina al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l’arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la Magistratura».
Aggiornamento Reazioni - La notizia dell'arresto di Matteo Messina Denaro arriva fino in Malesia.
"È considerato il padrino  supremo di Cosa Nostra: i Carabinieri  hanno arrestato Matteo Messina Denaro". Così lo Spiegel dando ampio spazio alla  cattura del boss Messina Denaro. Sulla  stampa francese, Le Monde parla del  "mafioso più ricercato d'Italia arrestato dopo 30 anni". Ampia copertura  anche sui quotidiani statunitensi. Il  Washington Post mette in risalto  l'arresto avvenuto nella clinica  palermitana. Il New York Times usa  l'etichetta di "most wanted",  richiamando alla memoria la sua condanna  in contumacia per le stragi del 1992. La CNN ha parlato della cattura "dell'uomo più ricercato d'Italia", così come la BBC lo ha definito "il boss mafioso italiano più ricercato". Il Time ha ricordato come l'arresto sia avvenuto un giorno dopo il trentesimo anniversario dell'arresto di Totò Riina. L'Independent ha pubblicato il video di Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei Carabinieri, con l'annuncio della cattura. Spazio allo storico arresto anche su Irish Times su WalesOnline. "La polizia italiana arresta il boss mafioso più ricercato", ha scritto il Gulf Times. La notizia è arrivata fino in Malesia, dove anche il Malay Mail ha ricordato il suo ruolo di mandante nelle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
“E’ la fine di un incubo e l’inizio di un’era nuova che coinvolga l’intera città - ha affermato il sindaco della città Enzo Alfano - È la vittoria dello Stato e del diritto. Non se ne poteva più di associare la città a questo latitante che è nato qui. È un momento di grande vittoria e dobbiamo festeggiare perché oggi si segna una data storica per la nostra città â€.
«Un momento di riscatto per i siciliani onesti e, in particolare, per il territorio di Trapani, marchiato da anni come "la provincia di Matteo Messina Denaro"». Così la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi ha commentato, emozionata, la notizia dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro da parte dei carabinieri del Reparto Operativo Speciale: «Una cattura che profuma di libertà ! Una libertà conquistata ad un prezzo altissimo, ma che dobbiamo difendere ogni giorno e costruire con rettitudine e intransigenza. Non abbassiamo la guardia, mai». «Un plauso e un vivo ringraziamento – conclude Ciminnisi – alla magistratura e agli uomini e alle donne del Reparto Operativo Speciale dei Carabinieri che, dopo anni di duro lavoro, hanno posto fine ad una latitanza durata 30 anni. Adesso, rialziamo la testa».
«Oggi lo Stato vince una battaglia di legalità e il nostro territorio, strangolato per decenni, può sentirsi finalmente libero il collo da una morsa». Lo dice il deputato regionale Nicola Catania (FdI), sindaco di Partanna, commentando l’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro. «È una pagina storica per la lotta alla mafia e per il territorio del Belìce, che da oggi deve guardare al futuro con speranza e rilancio sul solco della cultura alla legalità », ha concluso Catania, che ha espresso un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura.
«La cattura di Matteo Messina Denaro rassicura e riscatta tutte le vittime di decenni di violenza, sopraffazione ed anche terrorismo, con cui Cosa nostra ha ammorbato la Sicilia ed il mondo». A commentare così l’arresto del boss mafioso, latitante dall’estate del 1993, è Antonio Matasso, segretario regionale siciliano dei Socialdemocratici e presidente della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battagliaâ€. L’esponente del Sole nascente sottolinea come «i socialisti democratici e riformisti, da sempre in prima linea nella lotta alla mafia e nel pagare il relativo tributo di sangue per questo, come avvenuto dai Fasci siciliani ad oggi, non possono che rallegrarsi di quanto accaduto a Palermo. Va un sentito ringraziamento – evidenzia Matasso – a quei silenziosi servitori dello Stato che hanno permesso a tanti oppressi di avere giustizia. La data di oggi, per la comunità dei socialisti democratici siciliani, assume un significato particolare: 101 anni fa la mafia trapanese uccideva a Paceco il militante socialista Domenico Spatola e i suoi nipoti Mario e Pietro Paolo, figli del fratello Giacomo, un compagno in prima linea nelle lotte contadine e socialiste. Tutti loro avevano la “colpa†di avversare quella Cosa nostra della provincia di Trapani che ha prodotto una serie di criminali violenti ed efferati, tra cui Matteo Messina Denaro e suo padre Francesco, al vertice del mandamento mafioso di Castelvetrano. I nostri compagni martiri saranno contenti di questa giornata».
"Abbiamo atteso questa giornata per trent’anni. L’arresto di Matteo Messina Denaro è una grande notizia per chi è impegnato in prima linea quotidianamente contro mafie e malaffare, ma soprattutto per tutti i Cittadini onesti. Un ringraziamento a tutte le forze dell'ordine, e in particolare ai Carabinieri del Ros di Palermo, al procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia e al procuratore aggiunto Paolo Guido che hanno eseguito e coordinato l'operazione. Lo Stato vince sulla mafia!". Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Santangelo.
“Con l'arresto di Matteo Messina Denaro l'Italia assesta un duro colpo alla mafia. Questa è una giornata di festa per tutto il Paese. Grazie alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell'esponente più significativo della criminalità mafiosa che hanno portato a termine questa straordinaria operazione. Grazie, siamo orgogliosi di voi. Lo Stato vince sulla mafiaâ€. Lo afferma Sandro Catalano, presidente di ANCE Trapani - dopo la notizia della cattura dell'ex primula rossa di Castelvetrano.
L’ANCI Sicilia esprime apprezzamento per il lavoro della magistratura, di tutte le forze dell’ordine e dei carabinieri del Ros che, stamattina, hanno arrestato a Palermo, dopo 30 anni di latitanza, il boss mafioso Matteo Messina Denaro. “Matteo Messina Denaro dopo la stagione dei corleonesi aveva condotto cosa nostra a continuare nel tentativo di controllo criminale del territorio in maniera meno eclatante e pertanto più difficile da individuare e contrastareâ€. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“Si tratta certamente del coronamento di anni di lavoro e di sacrifici svolti con abnegazione  dalle forze dell’ordine e una grande vittoria per la società civile e per tutti i siciliani.
“Oggi è un giorno importante per lo Stato che segna un grande passo in avanti nella lotta alla mafia grazie all’arresto del boss di Castelvetrano, latitante da 30 anni, Matteo Messina Denaro. Un grande plauso e ringraziamento va ai carabinieri del Ros alla procura di Palermo e a tutte le forze dell’ordine che in questi anni hanno lavorato per raggiungere questo grande risultato sul fronte del contrasto a Cosa Nostra, l’obiettivo adesso è liberare il nostro territorio trapanese dall’oppressione mafiosaâ€. Ad affermarlo sono i segretari generali Cgil Cisl Uil Trapani, Liria Canzoneri, Leonardo La Piana, Tommaso Macaddino, che commentano così l’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro avvenuto oggi a Palermo. “L’arresto avviene proprio all’indomani dei trent’anni dalla cattura del boss Totò Riina, sono tutti successi delle forze dell’ordine che non si sono mai fermate nella continua battaglia contro questa piaga, che soffoca ancora il tessuto produttivo, sociale ed economico delle nostre città , e che ci ha tolto troppo in termine di vite di eroi che hanno dato tutto per sconfiggerlaâ€. Cgil Cisl Uil Trapani aggiungono “bisogna fare adesso un altro balzo in avanti per debellare anche le infiltrazioni mafiose, la corruzione, le relazioni fra mafia e colletti bianchi,  per poter davvero far prevalere la legalità su ogni azione portata avanti per lo sviluppo del territorio. E’ un momento importante ma bisogna ancora rimboccarsi le maniche perché sappiamo dall’esperienza del passato che Cosa Nostra è sempre pronta a riorganizzarsi e a cercare nuovi capi e affari da sfruttareâ€. Canzoneri, La Piana , Macaddino concludono “noi ogni giorno facciamo la nostra parte per diffondere i valori di legalità in ogni realtà in cui siamo presenti, sia questo arresto eccellente di oggi, un nuovo inizio, quello che vede prevalere solo i successi di chi vuole bene a questa terra, nel ricordo costante dei nostri eroi, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutte le vittime innocenti, che hanno pagato con la propria vita questa battaglia, e di chi vuol vederla rinascere, nel segno di un costante e forte No alla mafiaâ€.                   Â
 “Lo storico risultato raggiunto oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro effettuato dai colleghi del Ros ci rende felici, orgogliosi e grati, e vogliamo congratularci. E’ il culmine di un lavoro immane e di sacrifici che nessuno può conoscere, a meno di non lavorare per la sicurezza del Paese. Ecco perché vogliamo ripetere a tutti che lo Stato c’è, e che le Istituzioni, troppo facilmente criticate, meritano la massima fiducia e la massima collaborazione dei cittadini. Alimenta la nostra speranza nel futuro anche la reazione dei siciliani presenti sul luogo di questo evento, prodigatisi in applausi e braccia alzate in segno di soddisfazione quando hanno capito chi fosse la persona arrestata. Questo è il segno che le persone vogliono stare dalla parte giusta, vogliono e chiedono giustizia, sicurezza e libertà , quello per cui ci onoriamo di lavorare ogni giorno, spesso a costo di enormi sacrifici personali, e soprattutto a costo delle numerose vite umane di tanti onesti servitori dell’Italia che hanno versato il proprio sangue nella lotta alla mafiaâ€. E’ il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’arresto del boss superlatitante Matteo Messina Denaro.
Claudio Fava,ex presidente della Commissione antimafia della Regione Sicilia: "E' stato protetto da circuiti di consenso e convenienza" L'arresto di Matteo Messina Denaro è di "straordinaria importanza: non arriva per caso ma è il frutto di un lavoro investigativo che si è protratto negli anni, di un impegno che non nasce di recente e che ha riguardato non solo la Procura di Palermo ma altre Procure siciliane; non solo i Ros dei Carabinieri ma anche di altre forze di Polizia". Commenta così, ad Askanews, l'ex presidente della Commissione antimafia della Regione Sicilia Claudio Fava, che parla di un arresto che "non ci sorprende" perché "preparato con determinazione da molto tempo".
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