ATI Trapani, chiede finanziamenti per fronteggiare l'emergenza idrica
Il presidente ha presentato le richieste di 21 Comuni del trapanese
Sono stati 21 i comuni della provincia di Trapani che hanno presentato una richiesta circostanziata per cercare nuove fonti di approvvigionamento idrico a cominciare da pozzi dismessi, sorgenti, condutture di adduzione, pompe di sollevamento, autobotti. Insomma richieste specifiche per far fronte all'emergenza idrica in corso e in vista dell'imminente estate che sta mettendo in ginocchio anche la provincia di Trapani.
La richiesta presentata dai comuni prevedeva l'oggetto dell'emergenza: quindi la definizione dello scenario di crisi da siccità indicando in relazione alla situazione di siccità , i pozzi e le sorgenti già interessati da diminuzione della resa, possibilmente in termini di portata e volumi giornalieri o da problemi di salinizzazione o per i quali l’attuale trend fa prevedere situazioni di diminuzione della resa. In relazione allo scenario descritto nella voce oggetto dell’emergenza, bisognava indicare gli effetti sul servizio idrico in termini di: riduzione percentuale del volume immesso in rete necessità di effettuare o incrementare le turnazioni (ore/giorno e giorni/settimana) e/o necessità di ricorso ad autobotti; entità della popolazione interessata distinta per centro urbano e frazioni. La descrizione dell'intervento indicando le principali tipologie di lavori. Nel caso di nuovi pozzi e sorgenti indicando i pareri e le autorizzazioni necessari o già acquisiti (autorizzazione Genio Civile, parere ASP) e se ricada in area di parco o riserva (quindi parere ente Parco e in quale zona del Parco ricada). Indicando anche i benefici sul servizio (diminuzione della percentuale di riduzione, diminuzioni turnazioni) e di popolazione interessata. Infine il costo e i tempi di attuazione.
L'invito era stato fatto dal presidente dell'ATI Idrico, Francesco Gruppuso (sindaco di Calatafimi Segesta) ed arrivava a seguito di un incontro tenutosi la scorsa settimana a Palermo, e che ha visto riuniti tutti i presidenti Ati delle altre province con il commissario regionale per l'emergenza ing. Santoro e l'ing Granata del Dipartimento Regionale e dirigente Tutela Risorse Idriche. Ognuno dei comuni in questione ha specificato di cosa ha bisogno in questo momento per far fronte all'emergenza idrica. Ad ogni richiesta poi seguirĂ un finanziamento specifico. Con queste richieste del territorio trapanese, insieme alle altre province siciliane, la Giunta Regionale ha chiesto lo stato di Emergenza Nazionale per ottenere nuovi ed ingenti fondi di finanziamento per interventi urgenti in vista di una estate critica oltre a chiedere anche i dissalatori, ormai necessari a fronteggiare l'emergenza.
“La speranza – sottolinea il sindaco Francesco Gruppuso – è che le richieste vengano accettate e quindi autorizzati gli interventi con immediati decreti di finanziamento”. Il presidente Gruppuso ringrazia i comuni che hanno risposto all'appello, l'architetto Falzone, dirigente del Libero Consorzio provinciale di Trapani e l' ATI TP, per il proficuo lavoro di coordinamento. Gruppuso però nello stesso tempo invita “tutti i cittadini trapanesi a fare la loro parte attenendosi alle ordinanze sindacali per l'uso parsimonioso dell'acqua indispensabile per la vita quotidiana, a eliminare ogni sperpero e conservare la preziosa risorsa idrica ancora a disposizione”.
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