Castellamare del Golfo, convegno sul Piano paesaggistico
Trapani, 16 aprile 2011 – Promosso dal parlamentare di Alleanza per l’Italia Giuseppe Lo Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanitŕ all’Assembl...
Trapani, 16 aprile 2011 – Promosso dal parlamentare di Alleanza per l’Italia Giuseppe Lo Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanità all’Assemblea regionale siciliana, lunedì 18 aprile alle 18,00 nell’aula consiliare del Comune di Castellammare del Golfo si terrà un incontro-dibattito sul tema: «Il Piano paesaggistico: tutela ambientale e sviluppo economico». Il Piano paesaggistico dell’Ambito 1, che comprende il territorio di Castellammare del Golfo, è infatti percepito come un ostacolo allo sviluppo, ed in particolare alle iniziative imprenditoriali legate all’edilizia residenziale e al turismo. Da questa constatazione è nata l’idea del convegno. Dopo il saluto delle autorità locali e gli interventi del consigliere comunale Vito Bonventre e del deputato Giuseppe Lo Giudice, relazioneranno Michele Buffa, Dirigente del Servizio Piano paesaggistico della Regione Siciliana e l’assessore regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Sebastiano Missineo «Su una questione – spiega Lo Giudice - non sono ammesse distinzioni: il paesaggio, nell’accezione che è comune a tutti e che è stata codificata anche dalla Convenzione europea del paesaggio siglata nell’ottobre del 2010 a Firenze è una risorsa da tutelare. Ma non è una risorsa astratta. Del resto – osserva il parlamentare - se un turista svedese decide di passare le sua vacanze da queste parti, per ammirare, per esempio, la Riserva dello Zingaro, o la costa di Scopello, la ragione è proprio nella peculiarità di questo paesaggio, la sua integrità rispetto a dissennati fenomeni di antropizzazione che altrove, penso per esempio a Triscina, hanno portato alla cementificazione delle coste rendendole aride, anonime, invivibili, e dunque refrattarie a qualsiasi tipo di attività legata al turismo. Ma è anche vero che il paesaggio – aggiunge il parlamentare - oltre al valore culturale, ne ha anche uno economico, costituito da tutte quelle attività che si sviluppano attorno a un territorio che vive di turismo. Il paesaggio diventa risorsa economica quando diventa attrazione di visitatori, di vacanzieri, di turisti, di viaggiatori insomma. E ai visitatori, oltre al paesaggio e alla bellezza dei luoghi, occorre fornire servizi, ospitalità , accoglienza, attività collaterali legate al turismo. Che, per natura, sono attività legate al binomio costo/benefici, e comunque legate alla logica del profitto, perché è il profitto che produce nuovo lavoro, nuovi redditi. Attività alle quali sono legate quasi esclusivamente gli investimenti degli imprenditori privati. Ecco – conclude Lo Giudice - il nocciolo della questione sta proprio qui: come conciliare la tutela e l’integrità del paesaggio con l’esigenza di sviluppare le attività turistiche legate alla promozione di questo paesaggio»
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