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Chiesa Madre gremita per il funerale del maresciallo Mirarchi - Trapani Oggi

Marsala | Attualità

Chiesa Madre gremita per il funerale del maresciallo Mirarchi

04 Giugno 2016 13:46, di Ornella Fulco
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"Una purezza di cuore tradotta in integrità e fedeltà", così l'ordinario militare per l'Italia, monsignor Santo Marcianò, nella sua omelia, ha definit...

"Una purezza di cuore tradotta in integrità e fedeltà", così l'ordinario militare per l'Italia, monsignor Santo Marcianò, nella sua omelia, ha definito l'operato di Silvio Mirarchi, il maresciallo capo dei Carabinieri ucciso martedì scorso mentre stava pattugliando con un collega la zona tra le contrade Ciavolo e Ventrischi dove è stata scoperta una serra i cui veniva coltivata una grande quantità di piante di cannabis indica. I funerali, iniziati stamattina alle 11.30 nella Chiesa Madre di Marsala, stracolma di cittadini, sono terminati intorno alle 13. All'arrivo del feretro nella piazza, affollata da almeno tremila persone, è partito un lungo applauso. La cerimonia è stata concelebrata dal vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo Domenico Mogavero. Alle esequie erano presenti il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il generale Tullio Del Sette, comandante generale dei Carabinieri, i sindaci della provincia di Trapani, il prefetto Leopoldo Falco, il questore Maurizio Agricola, i deputati regionali del Trapanese, il nuovo procuratore di Marsala, Vincenzo Pantaleo, l’ex presidente del Tribunale di Marsala, Gioacchino Natoli, e l'attuale, Alessandra Camassa, nominata qualche giorno fa, il Procuratore di Trapani Marcello Viola, una nutrita delegazione dell'associazione Libera, il presidente dell'Ars Antonio Ardizzone. “Siamo addolorati per quello che è successo - ha detto il generale Del Sette - Silvio Mirarchi è morto mentre faceva il proprio dovere: lottare contro la criminalità. La presenza, oggi, qui di tutta la città è di conforto per i familiari e per tutti noi ed è il modo migliore per rendere omaggio a un nostro eroe”. "Davanti al sacrificio di Silvio - ha detto ancora l'ordinario militare Marcianò - abbiamo tutti il dovere di rinnovare l’impegno affinché tutte le mafie vengano sconfitte. Quello di Silvio è stato il sacrificio di un uomo che sapeva sperare, in un periodo in cui la speranza è stata falciata via. Silvio, continua a sostenere la speranza dei tuoi colleghi e dei tuoi amici, continua a sostenere il nostro Paese, la cui vocazione alla pace continua ad avere speranza grazie a uomini e carabinieri come te". Questa mattina, intanto, la Procura di Marsala ha diffuso una nota sulle indagini relative all'omicidio: a fare fuoco sul carabiniere sarebbe stato un "gruppo criminale" che stava raccogliendo la marijuana dalla serra poi sequestrata. I militari dell'Arma avevano notato strani movimenti di persone e si erano avvicinati ad una cinquantina di metri accendendo le torce in loro possesso e qualificandosi ma i malviventi hanno risposto con le armi. Sapevano, quindi, di stare sparando su carabinieri. Secondo la Procura marsalese, inoltre, "le attività sinora svolte non consentono di ipotizzare un collegamento tra quanto verificatosi in contrada Ventrischi ed il ritrovamento, circa 10 giorni, in contrada Ferla di Mazara del Vallo di un’altra piantagione di canapa indiana. Su quest’ultimo episodio - concludono gli inquirenti - ci sono ancora indagini in corso".

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