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Trapani | Cronaca

Daspo per quattro "sostenitori" del Trapani

26 Gennaio 2018 17:35, di Ornella Fulco
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Quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO) sono stati emessi dalla Questura nei confronti di altrettanti support...

Quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO) sono stati emessi dalla Questura nei confronti di altrettanti supporters del Trapani Calcio, riconosciuti grazie all’attività investigativa della Digos di Trapani come responsabili di condotte violente nei confronti delle forze dell’ordine in servizio lo scorso 29 dicembre in occasione della partita di calcio Trapani-Lecce. In considerazione dell'accesa rivalità tra le due tifoserie che, lo scorso novembre, aveva provocato un'aggressione agli ultras trapanesi a Villa San Giovanni da parte di sostenitori del Lecce e a cui erano seguiti, nel corso dell’incontro Siracusa–Trapani disputatosi il 23 dicembre, ulteriori scontri tra i sostenitori locali e i supporter aretusei (gemellati con i tifosi leccesi), la Prefettura aveva vietato la vendita di biglietti per la partita trapanese a tutti i tifosi residenti nella provincia di Lecce. Ciò non è bastato ad evitare problemi perché, anche in assenza della tifoseria avversaria, ancora prima dell’inizio della partita, un nutrito gruppo di "tifosi" trapanesi, in gran parte con i volti nascosti per evitare di essere riconosciuti, si è piazzato nelle strade vicine allo Stadio provinciale con l'intento di intercettare l’arrivo del pullman del Lecce e bloccarne il transito. Proprio il mezzo, peraltro, nel corso della notte precedente l’incontro, era stato oggetto del lancio di alcuni sassi mentre si trovava parcheggiato in piazza Vittorio nei paraggi dell'hotel dove alloggiava la squadra ospite. Prima di Trapani-Lecce i tifosi hanno dato vita ad una sassaiola nei confronti degli uomini delle forze dell'ordine contro i quali sono stati scagliati sassi, fioriere e bottiglie. Uno di loro, successivamente identificato per B.N., si è avvicinato al responsabile del servizio di ordine pubblico e ha tentato, con violenza, di strappargli dalle mani lo sfollagente d’ordinanza senza, però, riuscirci grazie alla repentina reazione del dirigente della Questura. La stessa persona, poi, insieme ad altri due componenti del gruppo, ha insultato pesantemente lo stesso dirigente, dandosi poi alla fuga per raggiungere la restante parte dei tifosi che continuavano a stazionare nelle vie attorno allo stadio nonostante la partita fosse cominciata. Sempre gli stessi ultras, radunatisi in piazza Pertini, e sempre con il volto nascosto da sciarpe e cappucci, hanno acceso alcuni fumogeni e, poco dopo, si sono avviati in direzione dell’ingresso della curva riservata ai supporters del Trapani. Le immagini del sistema di video sorveglianza acquisite dagli investigatori della Digos hanno consentito di identificare le quattro persone che sono state accusate del reato di lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazione sportive. Si tratta di soggetti con numerosi precedenti di polizia a carico. Più nel dettaglio, D.B.A. è stato denunciato insieme a B. N. e S. E. anche per avere offeso l’onore ed il prestigio del dirigente della Questura impegnato a coordinare il servizio di ordine pubblico. Per loro, dopo due divieti ad assistere alle competizioni sportive, scatta adesso un ennesimo divieto per la durata di sei anni, aggravato dall’obbligo di presentarsi presso la Questura 15 minuti dopo l’inizio sia del primo sia del secondo tempo di gioco in occasione delle partite in casa del Trapani. Anche per B.N., pregiudicato e con diversi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio, è scattata la denuncia per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. L'uomo, in passato, era stato destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per due anni. Per lui è stato disposto il DASPO per la durata di cinque anni, con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nel corso delle giornate di gara. Anche il terzo soggetto, S.E., dovrà rispondere di oltraggio a pubblico ufficiale commesso insieme agli altri due. Per lui è stato disposto un DASPO di tre anni gravato, come per gli altri, dall’obbligo di presentarsi presso la Questura. Ad S.G. è stato comminato il divieto di assistere alle competizioni sportive per tre anni, con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per essere stato riconosciuto come uno dei partecipanti alla violenta sassaiola contro le forze dell’ordine.

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