Il comune di Trapani si costituisce parte civile nel processo operazione "Scrigno"
Il prossimo 20 dicembre il Gip dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio
Trapani si costituisce parte civile nel processo scaturito dall'operazione antimafia "Scrigno". Con delibera di Giunta n. 439 approvata nella seduta di ieri, il sindaco Giacomo Tranchida è stato autorizzato a costituirsi innanzi al Tribunale di Trapani, giudice dell’udienza preliminare, per il prossimo 20 dicembre, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Palermo Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Alcamo Michele piu’ altri ventotto.
Si tratta della cosiddetta “Operazione Scrigno”, effettuata il 5 marzo scorso, nel corso del quali i Carabinieri del comando provinciale di Trapani hanno eseguito una serie di misure cautelari per i reati di associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, estorsione, danneggiamento.
La costituzione in giudizio di parte civile è stata conferita all’avvocato Carmela Santangelo dell’avvocatura comunale ed è motivata dal danno d’immagine che la Città Trapani ne riceve e per difendere la dignità ed onorabilità del suo autentico tessuto sociale.
Danno di immagine da quantificare in via patrimoniale e che in tale direzione occorre rifondere.
“Il Comune di Trapani, con la costituzione di parte civile – dichiara il Sindaco Giacomo Tranchida - si fa interprete del sentimento popolare, lamentando il grave danno che tale delitto ha arrecato al territorio ed alla comunità trapanese, anche perché, ancora una volta, ha diffuso una immagine negativa del territorio e della collettività che lo abita, con tutte le conseguenti gravi ripercussioni sul piano economico e sociale”.
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