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La Provincia contro i pedaggi nella autostrade trapanesi

04 Marzo 2011 17:26, di Niki Mazzara
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Trapani, 4 marzo 2011- "Il pagamento di pedaggi sulla autostrade siciliane e trapanesi in particolare, a partire dal prossimo mese di maggio, previsto...

Trapani, 4 marzo 2011- "Il pagamento di pedaggi sulla autostrade siciliane e trapanesi in particolare, a partire dal prossimo mese di maggio, previsto dal recente decreto milleprorioghe è un ulteriore balzello ingiusto e ingiustificato che va cancellato". Lo afferma con forza e convinzione il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, che oggi ha chiesto l’intervento urgente del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, affinché il provvedimento venga eliminato o sostanzialmente modificato. "Si apprende dalla lettura dei giornali regionali – scrive il Presidente Poma nella nota trasmessa, per conoscenza, anche al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo - che a partire dal prossimo mese di maggio, come previsto dal decreto milleproroghe, anche gli utenti delle autostrade siciliane saranno sottoposti al pagamento di pedaggi tanto consistenti per la nostra debole economia quanto ingiusti e ingiustificati per lo stato, a volte davvero da “terzo mondo”, in cui versa la maggior parte di queste “cosiddette” autostrade (meglio, invero, sarebbe definirle strade extraurbane a scorrimento veloce) a cominciare, in particolare, dalla “A29 Palermo-Mazara del Vallo”, dalla “A29 direzione Alcamo-Trapani”, dalla “A29 diramazione per Birgi”: arterie autostradali gestite dall’ANAS ma ad oggi totalmente prive di qualsivoglia servizio per la sicurezza, le emergenze ed il benessere degli automobilisti e di tutti gli altri cittadini-utenti.Ma non solo. Infatti, mentre l’ANAS non trarrebbe alcun beneficio economico dalla riscossione di questi pedaggi perché i relativi incassi verrebbero defalcati dai trasferimenti statali alla Società, questo ulteriore balzello,in una regione-isola già costretta a fare i conti con i costi e le problematiche dell’attraversamento dello stretto di Messina, con la mancanza di adeguate e sufficienti infrastrutture proprio nello strategico e vitale settore dei collegamenti con il resto del Paese (ma anche con le proprie isole minori), finirà con l’elevare all’ennesima potenza le tante difficoltà che già penalizzano pesantemente, per quanto ci riguarda più da vicino, il territorio della provincia di Trapani, un territorio da sempre svantaggiato dal punto di vista geografico ed emarginato sotto il profilo politico-economico, un territorio che, con l’avvio del pagamento dei pedaggio in questione, dovrà subire delle negative ripercussioni anche per quanto concerne l’attività turistica e tutto l’importante indotto ad essa collegato: basti pensare alle deleterie conseguenze che sicuramente subirà, per esempio, specialmente nel periodo estivo, la S.P. 21 “Trapani – Marsala” che, proprio a causa del pedaggio da pagare per  percorrere la “A29 diramazione per Birgi”, vedrà sicuramente aumentare a dismisura il traffico veicolare verso le più note zone turistiche (Saline, Riserva di Nubia, Marausa etc.). Un aggravio di costi, insomma, che si ripercuoterà negativamente anche sul turismo, quel turismo cioè che costituisce ormai la principale colonna portante del sistema economico della nostra provincia".

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