Minacce al vescovo di Piazza Armerina.
" O la processione si fa come diciamo noi o non si fa"
La minaccia ( dopo le restrizioni per ragioni di sicurezza sanitaria) indirizzata al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, e al prete della chiesa Madre, Benedetto Mallia per la gestione della processione del Venerdì santo, ha attivato il Comitato per l'ordine e sicurezza della prefetura di Enna; " O la processione si fa come diciamo noi o non si fa", così gli sgherri hanno cercato di intimorire i due uomini di chiesa.
Ieri pomeriggio in processione è andata solo la croce, portata a braccio per tutto il percorso dal vescovo Gisana, circondato da decine di poliziotti e carabinieri. La tensione palpabile di ieri pomeriggio, che ha visto alcuni momenti di tensione, è il risultato di giorni di consultazioni tra la commissione organizzatrice della festa, il comitato spontaneo dei portatori e il parroco della chiesa madre.
I portatori, nonostante il rischio sanitario di nuovi contagi, hanno insistito chiedendo che la processione piuttosto che in un formato ridotto non si facesse. In chiesa si sono sentite parole grosse tanto che il comitato dell'ordine e la sicurezza ha deciso di rendere blindata la festa.
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