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Niente sentenza nel processo a carico di Roberto Sparacio, il gup chiede nuove perizie - Trapani Oggi

Pantelleria | Cronaca

Niente sentenza nel processo a carico di Roberto Sparacio, il gup chiede nuove perizie

22 Febbraio 2020 00:00, di Laura Spanò
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Oggi dopo tre ore di camera di consiglio la decisione del giudice

Niente sentenza nel processo a carico di Roberto Sparacio, l’ingegnere informatico palermitano di 51 anni cosiddetto “Una bomber di Pantelleria” ritenuto responsabile dell'esplosione di una pen drive che, nell'ottobre del 2018, provocò il ferimento dell'ispettore di Polizia giudiziaria Gianni Aceto.

Il giudice per le udienze preliminari di Trapani, Emanuele Cersosimo, ieri dopo tre ore di camera di consiglio, dopo gli interventi degli avvocati di parte civile e il difensore dell’imputato, per il quale pubblico ministero Francesca Urbani nella precedente udienza aveva chiesto la condanna a 6 anni e 4 mesi di reclusione, in luogo della sentenza ha emesso una ordinanza con cui ha disposto nuovi accertamenti.

Il giudice ha stabilito, di incaricare il medico legale Fabrizio Ammoscato di svolgere approfondimenti sui tempi di guarigione e le conseguenze delle lesioni che Sparacio avrebbe procurato ad un suo ex dipendente, Andrea Policardo, che rimase ustionato dalla sostanza chimica con cui era stato cosparso il sedile dell’auto che aveva in uso. Ma anche allo psicologo forense Giuseppe Sartori, ordinario di neuropsicologia clinica e neuroscienze cognitive all'Università di Padova, di effettuare tutta una serie di test ed esami sull’imputato in tema di disturbi della personalità, anomalie e conseguenze sui processi decisionali.

Nel corso del dibattimento, sulla capacità di intendere e volere di Sparacio c’era stata battaglia tra i periti nominati dal giudice Cersosimo ed i consulenti della difesa. Sulla “pericolosità sociale” dell’imputato, invece, il pm Francesca Urbani non ha mostrato dubbi tant’è che ha anche chiesto 3 anni di casa-lavoro da effettuare scontata la condanna.
 

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