Parroco ucciso, proseguono le indagini. Oggi l'autopsia sul corpo

Foto L. Gigante Proseguono le attività di indagine, da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Trapani, sull'omicidio di don Michele Di Ste...

Foto L. Gigante Proseguono le attività di indagine, da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Trapani, sull'omicidio di don Michele Di Stefano, l'anziano parroco di Ummari trovato senza vita ieri pomeriggio nella canonica accanto alla chiesa di "Gesù, Maria e Giuseppe" di borgo Livio Bassi. In queste ore si stanno effettuando, oltre ai rilievi da parte del Ris di Messina, una serie di perlustrazioni nella zona circostante il luogo del delitto e nelle campagne di Ummari alla ricerca dell'arma del delitto. Si tratterebbe, con molta probabilità, di un bastone o, comunque, di un oggetto di legno, visto che alcune schegge di questo materiale sono state ritrovate vicino al letto dove il sacerdote è stato aggredito e ucciso mentre dormiva. L'abitazione era in ordine ma, fino ad ora, non è stato ritrovato il portafogli di don Michele. L'auto del sacerdote era regolarmente parcheggiata all'esterno della canonica con le chiavi appese al cruscotto, abitudine confermata dai parrocchiani secondo i quali il prete spesso non chiudeva a chiave neppure la porta dell'abitazione. Don Michele era benvoluto e stimato nella piccola comunità agricola che aveva scelto di continuare a servire dopo aver lasciato, per limiti di età, la parrocchia di Fulgatore dove era rimasto ininterrottamente per 43 anni. I Carabinieri, oltre che ascoltare i familiari del sacerdote, che era originario di Calatafimi, e gli amici più vicini, stanno esaminando i tabulati delle utenze telefoniche di Di Stefano e anche le movimentazioni del suo conto bancario alla ricerca di elementi utili ad indirizzare le indagini. Sotto la lente di ingrandimento anche i video girati da alcune telecamere per la videosorveglianza presenti sul territorio. "Non stiamo trascurando alcun aspetto - ha dichiarato il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Fernando Nazzaro - utile ad indirizzare l'indagine e ad assicurare il colpevole alla giustizia". Al momento gli investigatori non hanno elementi per stabilire se, all'interno dell'abitazione del sacerdote, siano entrate una o più persone. Di certo è che sono stati trovati segni di effrazione ad una finestra sul retro della canonica. Gli esperti del Ris stanno lavorando a caccia di impronte, eventuale materiale biologico e ogni altro elemento utile alle indagini. Intanto il corpo del sacerdote è stato trasferito all'obitorio del Cimitero comunale di Trapani dove, nel pomeriggio, sarà effettuato l'esame autoptico sulla salma disposto dalla Procura della Repubblica. Nella tarda mattinata di oggi è in programma un incontro tra i magistrati e gli investigatori per fare il punto della situazione. Alla Curia di Trapani si attende che gli esami sul corpo del sacerdote vengano espletati per procedere alle esequie di cui, al momento, non si conoscono la data e il luogo in cui saranno celebrate. Sconcerto, incredulità e dolore per la morte di padre Michele Di Stefano sono stati espressi sia dall'arcivescovo Plotti che, al momento, si trova a Roma, sia dal vicario generale monsignor Palmeri che ieri pomeriggio, insieme a numerosi altri sacerdoti della Diocesi, si è recato ad Ummari per rendere un primo omaggio alla salma del confratello ucciso. Ugualmente smarriti e addolorati i fedeli delle comunità di Ummari e Fulgatore per i quali il sacerdote era guida spirituale e presenza amica. Il sindaco di Trapani Vito Damiano ha commentato l'accaduto esprimendo "sentimenti di condanna per l'efferato crimine, ancor più vile in quanto commesso in danno di persona anziana, indifesa e che aveva sempre operato nell'interesse esclusivo della sua comunità".

© Riproduzione riservata