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Castelvetrano | Cronaca

Processo per maltrattamenti, il padre di Maria Amatuzzo chiede di costituirsi parte civile

27 Gennaio 2023 12:08, di Redazione
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In carcere dalla vigilia di Natale è il genero Ernesto Favara

Il padre di Maria Amatuzzo la giovane uccisa a coltellate la vigilia di Natale a Selinunte, ha chiesto di potersi costituire parte civile nel processo che, a Marsala, vede imputato il genero Ernesto Favara accusato di maltrattamenti, lesioni e minacce alla moglie. Un omicidio per il quale Favara, 63 anni, ex pescatore, è stato rinchiuso in carcere. Il padre di Maria Amatuzzo ha chiesto di costituirsi parte civile attraverso l’avvocato Vito Cimiotta. Sulla richiesta il giudice monocratico Francesca Maniscalchi si dovrebbe pronunciare nell’udienza in programma il prossimo 16 marzo.

I fatti contestati a Favara (assente in aula) in questo processo sono relativi al 2021. Il procedimento è scaturito dalle denunce della giovane vittima, che poi non si è costituita parte civile, forse per paura. Ora però, il padre della donna, assistito dall’avvocato Vito Daniele Cimiotta, ha deciso di costituirsi parte civile anche in questo procedimento, in qualità di danneggiato dal reato in vece della figlia ormai defunta. Maria Amatuzzo è stata uccisa con 12 coltellate all’interno del cortile della casa dove fino a poco tempo prima viveva con il marito, che lei, pare, aveva deciso di lasciare. Favara fu bloccato dai carabinieri, avvertiti da alcuni vicini di casa, mentre era in strada con il coltello sporco di sangue ancora in pugno.

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