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Riprendono le interruzioni di gravidanza al "Sant'Antonio Abate"

20 Giugno 2016 18:26, di Ornella Fulco
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Il servizio di interruzione volontaria di gravidanza all'ospedale "Sant'Antonio Abate" sarà nuovamente attivo da giovedì prossimo. Questo l'esito dell...

Il servizio di interruzione volontaria di gravidanza all'ospedale "Sant'Antonio Abate" sarà nuovamente attivo da giovedì prossimo. Questo l'esito della riunione del gruppo di lavoro presieduto dal direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Antonio Siracusa, e composto dai primari di Ostetricia e Ginecologia dei nosocomi di Trapani e Castelvetrano, Francesca Paola Maltese e Claudio Germilli, e dallo specialista non obiettore individuato dall’Asp, Agostino Bono. Gli interventi di IVG saranno eseguiti il giovedì con un’apposita equipe di anestesisti e ostetriche mentre il lunedì e il venerdì saranno effettuati le altre tipologie di interventi chirurgici. “Pur nella situazione di emergenza – ha spiegato Siracusa – con la scarsità di risorse umane nella quale ci troviamo, siamo riusciti con immediatezza a superare la criticità che si era presentata”. Con il pensionamento, lo scorso mese di maggio, dell'unico ginecologo non obiettore le intettuzioni volontarie di gravidanza all'ospedale trapanese erano, di fatto, diventate impossibili. “Voglio ringraziare la direzione sanitaria – ha detto il direttore generale dell’ASP Fabrizio De Nicola – per aver subito dato soluzione al problema, e il dottore Bono per la disponibilità e l’abnegazione dimostrata nei confronti dell’azienda e, ancor più importante, dell’utenza”. Soddisfazione per il risultato è stata espressa anche dalla sezione trapanese dell'UDI. Come da interlocuzioni avviate da tempo tra l'UDI, l'onorevole Antonella Milazzo che ha seguito da vicino questo problema fin dal primo momento, e il direttore sanitario Antonio Siracusa - si legge nella nota diffusa dall'associazione - era abbastanza prevedibile che si dovesse ricorrere alla mobilità di un ginecologo non obiettore proveniente da un altro presidio per affrontare l'emergenza. Come sottolineato nel corso del nostro incontro col dottore Siracusa, auspichiamo che il servizio di IVG non si limiti al farmacologico con l'utilizzo del Ru486 ma continui a prevedere anche l'approccio chirurgico terapeutico post 90 giorni, come previsto dalla legge 194/78". "Ci auguriamo - dicono la responsabile trapanese dell'UDI, Valentina Colli, e l'onorevole Milazzo - anche che si possa avviare un tavolo di discussione sulla problematica, che guardi in prospettiva e non si limiti all'emergenza, partendo innanzitutto dal potenziamento dei consultori. Auspichiamo, inoltre, che le richieste di IVG vengano raccolte con la dovuta celerità e precisione documentale dato che una errata valutazione numerica delle richieste porta ad una ricaduta pesante nella attuale discussione in corso sulla legge 194 e la sua applicazione con la ministra della Salute Lorenzin, ricaduta che andrebbe a penalizzare le realtà territoriali, già pesantemente inficiate". Già domani l'UDI di Trapani incontrerà il dottore Bono per avviare un confronto e "soprattutto per riconoscergli la disponibilità data all'Azienda ed augurargli buon lavoro".

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