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Scelte alimentari: il volume della musica influisce su decisioni dei consumatori

09 Giugno 2018 16:24, di Ornella Fulco
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Pizza, spaghetti e, carne, o zuppa e insalata mista? La scelta è dettata, oltre che dall’appetito e dalle nostre preferenze anche dal volume della mus...

Pizza, spaghetti e, carne, o zuppa e insalata mista? La scelta è dettata, oltre che dall’appetito e dalle nostre preferenze anche dal volume della musica in sottofondo. A sostenerlo è uno studio pilota realizzato da ricercatori del "Muma College of Business" dell’Università della Florida Meridionale a Tampa tramite due esperimenti sul campo - in un ristorante e in un supermercato - e cinque studi di laboratorio. Il test condotto per diversi giorni in un ristorante di Stoccolma, in Svezia, ha dimostrato che mentre la musica suonava ad una potenza di 55 decibel (pari ad una normale conversazione, solo il 42% dei  clienti sceglieva dal menù cibi non salutari mentre a 70 decibel  il 52% delle pietanze scelte erano tra quelle considerate "non salutari" e solo il 25% rientrava tra quelle considerate salutari. Alcuni piatti del menù erano stati marcati dai ricercatori come "neutri". I ristoranti e i supermercati possono, quindi, utilizzare la musica strategicamente, per influenzare i clienti a fare i loro acquisti", ha spiegato Dipayan Biswas, docente di "Business and Marketing" all'Università. Scientificamente, il volume della musica ha un impatto sulla frequenza cardiaca e sull’eccitazione; quella più soft tende a tranquillizzare i sensi, rendendoci più coscienti di ciò che ordiniamo. Solitamente, in questi casi, dal menù si scelgono insalate o zuppe. La musica più alta, invece, stimola i sensi e provoca stress, inducendo i clienti a ordinare cibi più grassi come hamburger e patatine fritte. Il genere di musica, invece, non si è dimostrato rilevante nel determinare le scelte dei clienti. Gli studiosi hanno rilevato gli stessi effetti sia he ci fosse musica classica come sottofondo sia musica rock o pop. In uno degli esperimenti di laboratorio, inoltre, gli studenti sono stati esposti a volumi alti e bassi di musica ed è stato chiesto loro di scegliere tra una insalata di frutta o una torta al cioccolato. Anche in questo caso quando la musica era alta il 56% ha scelto l'insalata mentre quando il volume era basso la percentuale di chi ha scelto il piatto "sano" è salita all' 86%. Studi precedenti hanno osservato vari aspetti dell’impatto dell’ambiente in cui si consuma il cibo, per esempio la luce, gli odori e la decorazione ma questo è il primo che esplora l’influenza del volume della musica sulle scelte alimentari degli individui. Secondo i ricercatori i risultati - se da un lato possono essere utilizzati dai gestori degli esercizi commerciali per influenzare gli acquisti a loro vantaggio - possono anche aiutare i consumatori ad essere maggiormente consapevoli dei fattori che influenzano le loro scelte. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista scientifica "Journal of the Academy of Marketing Sciences". Per leggere l'articolo originale apparso sul sito web del New York Times cliccare qui

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