Agricoltura, blitz contro nave con grano bulgaro a Pozzallo
Sammartino: "Governo Schifani al fianco di Coldiretti e degli agricoltori siciliani"
POZZALLO - «Il governo Schifani è al fianco di Coldiretti, di tutte le associazioni di categoria e dei produttori siciliani». A dirlo è l’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, commentando il blitz che gli agricoltori hanno organizzato questa mattina al porto di Pozzallo per protestare contro l’importazione di grano estero.
La cronaca
Centinaia di agricoltori provenienti da tutta la Sicilia stamattina si erano mobilitati al porto di Pozzallo per protestare contro l’arrivo di navi cariche di grano straniero, nonostante la difficile situazione economica e occupazionale del settore agricolo e zootecnico in Sicilia. La manifestazione era stata organizzata dalla Coldiretti, l’organizzazione più rappresentativa degli agricoltori italiani, che ha denunciato la crisi del settore e la concorrenza sleale dei produttori stranieri, che vendono il loro grano a prezzi molto più bassi di quelli praticati in Italia. Secondo la Coldiretti, il prezzo di vendita del grano non supera, in media, i 30 centesimi al chilo, mentre per lo stesso peso di pane servono oltre 4 euro. Una situazione insostenibile che sta mettendo in ginocchio i produttori siciliani, costretti a fare i conti con la concorrenza sleale dei produttori stranieri, che vendono il loro grano a prezzi molto più bassi.
La Regione
«Comprendo le loro ragioni – dice Sammartino – e voglio dire ai nostri produttori che la Regione è concretamente impegnata per andare loro incontro. Si tratta di una vicenda che, tra l’altro, ha anche risvolti di ordine sanitario, oltre che economici. In quest’ottica, circa un mese fa, su mio input, sono ripresi i controlli sulla qualità del grano duro importato nell’Isola, in collaborazione con il Noras e l’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente. Controlli necessari per tutelare i nostri produttori dalla concorrenza sleale che deriva da un prodotto di scarsa qualità , che potrebbe essere pericoloso per la salute dei consumatori, e con un conseguente prezzo molto più basso. Quello della produzione cerealicola è un settore già piegato dal caro energia che adesso rischia di ricevere il colpo di grazia da una dinamica che non ha nulla a che vedere con la logica del mercato».
«La nostra regione è il secondo produttore italiano, con una tipologia di grano particolarmente consigliata, per le sue proprietà , in una dieta equilibrata e sana come quella mediterranea. Il modello di sviluppo che dobbiamo promuovere per valorizzare le produzioni d’eccellenza siciliane – conclude l’assessore – è quello della filiera. Il grano duro siciliano rappresenta una vera e propria avanguardia da questo punto di vista, integrando ricerca, innovazione tecnologica e attività di trasformazione».
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