Alla ribalta nazionale gli insulti razzisti di Treviso

Non eravamo intervenuti sull'argomento per non sollevare ulteriormente polemiche, dandoci una scrollata addosso e seguendo il dantesco "non ragioniam ...

Non eravamo intervenuti sull'argomento per non sollevare ulteriormente polemiche, dandoci una scrollata addosso e seguendo il dantesco "non ragioniam di lor, ma guarda e passa", volendo dimostrare la nostra superiorità culturale e civile nei confronti di un certo becero razzismo nordista. Ma il caso è esploso egualmente su tutti i media, anche in considerazione di altri episodi di razzismo venuti fuori su alcuni campi del Nord. Nel nostro caso specifico ci riferiamo ai cori dei tifosi di Treviso ai giocatori del Trapani durante la gara vinta dai granata domenica al Tenni. Cori inqualificabili di "terroni" ai ragazzi di Boscaglia che sono stati bravi in campo e fuori, uscendo dal rettangolo di gioco senza reagire alla provocazione. Certo, in tutti c'è la consapevolezza che quattro cretini non rappresentano una città che è nota per le sue bellezze artistiche e per la laboriosità della sua gente. Ma è altrettanto vero che questi, ripetiamo, cretini, vanno fermati e deve essere loro interdetto di entrare negli stadi. Per evitare che qualcuno, sbagliando, possa reagire rovinandosi come atleta e come uomo. E che possa essere rovinata l'immagine di una città e di una popolazione che certamente nulla hanno a che dividere con l'ignoranza che genera, nello sport come nella vita e nella politica, un odio razzistico che stride con la cultura della tolleranza di cui ci piace pensare dovremmo essere convinti assertori.

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