Anci Sicilia, chiesto un incontro con i prefetti dell'isola
Visto il rischio di crisi istituzionale, i primi cittadini, rappresenteranno le ragioni della mobilitazione non escludendo di ricorrere alle dimissioni.
“Visto il rischio di crisi istituzionale, i primi cittadini, in assenza di risposte concrete da parte del governo nazionale – si legge in una nota - rappresenteranno le ragioni della mobilitazione non escludendo di ricorrere alle dimissioni”.
L’assemblea straordinaria dei sindaci siciliani – convocata dal presidente Orlando- ha visto la partecipazione di 150 primi cittadini. Durante l’incontro sono stati ribaditi i problemi di tipo finanziario nei quali si trovano immersi i comuni dell’Isola e che impediscono di fornire servizi perfettamente funzionanti ai cittadini e di realizzare investimenti anche in vista dell’attivazione delle risorse del Pnrr. “ Siamo in presenza – si legge nel documento conclusivo- di una drammatica crisi istituzionale e di sistema che prescinde dagli orientamenti politici, dalle questioni amministrative e gestionali. La Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro Daniele Franco, il vice ministro Laura Castelli e il presidente e i componenti della Commissione Finanza e Tesoro hanno mostrato nello specifico segnali di attenzione nei confronti di Anci Sicilia, attenzione che tuttavia non basta”.
I Sindaci siciliani chiedono che venga formalizzato un intervento normativo e finanziario soddisfacente a valere sull’anno in corso e sui prossimi tre anni. Nonostante queste proposte siano già state sottoposte al Governo e al Senato da parte dell’Associazione ad oggi non sono state definite ipotesi concrete.
Proprio per queste ragioni i sindaci continueranno nella loro mobilitazione sperando di evitare una crisi dal carattere istituzionale gravissimo che metterebbe in crisi la tenuta sociale, lo sviluppo sul territorio e avrebbe conseguenze gravissime sulla vita dei cittadini.
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