Blitz Petrosino. Donna promette voto a boss, mi servono soldi per spesa
E il mafioso prometteva di aiutarla
La mafia, a Petrosino, cercava voti per politici amici promettendo in cambio agli elettori disponibili aiuti economici. Emerge dall'ultima inchiesta della Dda di Palermo che ha portato all'arresto del mafioso Marco Buffa (la misura cautelare gli è stata notificata in carcere) e ai domiciliari per il consigliere comunale Michele Buffa.
Sono entrambi accusati di voto di scambio politico-mafioso. "Mi servono 50 euro per fare la spesa che siamo a digiuno": diceva una donna al mafioso al telefono. "Lo so vita mia, quando posso, faccio questo ed altro", assicurava Buffa che già in passato aveva provveduto ad aiutarla. L'elettrice gli aveva appena assicurato che non avrebbe mai votato la candidata a sindaco avversaria di Giacomo Anastasi, il politico sostenuto dal boss. "Io fino a cinque voti, è sul sicuro", garantiva la elettrice che gli aveva chiesto aiuto. "Se io sono aiutata potrei andare da mia cugina ed altri due tre voti. State più che tranquilli che mia cugina, se sa chi c'è non mi dice di no", spiegava riferendosi al fatto che la parente non si sarebbe rifiutata sapendo che dietro c'era Buffa.
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