Carceri, in stato di agitazione gli agenti di Trapani
I sindacati di categoria annunciano: "Siamo pronti a scendere in piazza"
Gli agenti della polizia penitenziaria, in servizio alle carceri di Trapani, hanno proclamato lo stato di agitazione, annunciando che “sono pronti a scendere in piazza”. Frattanto, per il 27 aprile è stata fissata una riunione “
per fare il punto della situazione che francamente è drammatica per una serie di motivazioni che sicuramente devono fare riflettere quelli che hanno il potere direzionale della struttura”, come sottolineano i segretari provinciali dei sindacati Sappe, UilPa Polizia penitenziaria, Uspp e Fns Cisl: Gaspare D'Aguanno; Giuseppina Graceffa; Arcangelo Poma; Antonio Ficara. Quattro sigle sindacali rappresentano oltre il 70% del personale della polizia penitenziaria di Trapani. I motivi del dissenso in una lunga lettera aperta. Ecco il contenuto: “Siamo senza direttore da quasi tre anni, il dottore Fabio Prestopino pur sforzandosi con due accessi settimanali non può avere la direzione di Trapani e Ucciardone contemporaneamente. Inoltre con l'arrivo del nuovo Comandante di Reparto,stiamo registrando che sono aumentate le assenze del personale che opera nelle trincee penitenziarie, poiché oberati di carichi di lavoro generati da politiche gestionali che non tengono conto delle reali dotazioni organiche e di nessuna operazione di modifica organizzativa . In pratica per consentire ai detenuti di fruire dei diritti, vengono violati quelli del personale, con orari prolungati e impieghi per tre, quatto e cinque posti di servizio, tutto con immani responsabilità in capo ai lavoratori ed incomprensibili spostamenti e/o soppressioni di incarchi fatti quasi ad personam! Pare che i diritti sindacali dei lavoratori vengono calpestati ed infatti assistiamo a negazioni di periodi di ferie, richiami in servizio dalle ferie, negazione dei riposi, assenza di confronto sindacale per le festività pasquali, assenza di risposte ufficiali del comandante alle legittime richieste avanzate per iscritto dai lavoratori. Insomma la confusione regna sovrana e l'ultimo fatto scandaloso ha riguardato la chiusura della mensa nelle giornate di Pasqua e lunedì dell'Angelo, poiché a fronte di un disguido con i fornitori, invece di risolvere il problema si è preferito lasciare a digiuno i lavoratori, chiudendo la mensa nelle giornate festive! Siamo certi che se fosse stato un problema dei detenuti, la Dirigenza avrebbe trovato facilmente la soluzione, invece per i Poliziotti Penitenziari si è preferito portare disagio anche nelle giornate di festa!! Siamo stanchi e siamo pronti a divulgare il nostro disagio a tutti i livelli di responsabilità , perché i lavoratori e le loro rappresentanze meritano rispetto”.
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