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Confiscati beni per quasi 2 mln di euro all'imprenditore Gagliano [VIDEO] - Trapani Oggi

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Confiscati beni per quasi 2 mln di euro all'imprenditore Gagliano [VIDEO]

03 Novembre 2016 08:19, di Ornella Fulco
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Acquisiti al patrimonio dello Stato i beni sottratti al 50enne imprenditore marsalese Carmelo Gagliano, attivo nel settore dei trasporti. La proposta ...

Acquisiti al patrimonio dello Stato i beni sottratti al 50enne imprenditore marsalese Carmelo Gagliano, attivo nel settore dei trasporti. La proposta di applicazione della misura di prevenzione, avanzata dal direttore della DIA Nunzio Antonio Ferla, è stata accolta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani che ha emesso il provvedimento in base alle indagini condotte dagli stessi uomini nella DIA trapanese, d'intesa con il procuratore aggiunto Bernardo Petralia, coordinatore del "Gruppo Misure di Prevenzione", della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. A Gagliano è stata anche applicata la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di dimora abituale per la durata di tre anni. Pur non essendo mai stato condannato per fatti di mafia, l'inserimento di Gagliano negli ambienti malavitosi e l'adesione a logiche mafiose di gestione delle iniziative economiche, secondo gli investigatori, è legato al suo ruolo di amministratore - come prestanome - all'interno della società di trasporti "A.F.M. Autofrigo Marsala Soc. coop" nella quale aveva cointeressenze l'esponente mafioso marsalese Ignazio Miceli, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, del cui patrimonio, dopo la sua morte, è stata recentemente disposta la confisca dal Tribunale di Trapani, sempre su proposta della DIA. La "A.F.M. Autofrigo Marsala Soc. coop" è stata al centro di una vasta inchiesta giudiziaria condotta dalla DDA di Napoli sulle infiltrazioni mafiose nel circuito della grande distribuzione ortofrutticola dell'Agro Pontino. Le indagini avevano svelato le infiltrazioni ed i condizionamenti del clan dei Casalesi, ala Schiavone, nelle attività dei principali mercati ortofrutticoli, ed evidenziato che il clan, per aggiudicarsi il controllo esclusivo nel settore dei trasporti dei prodotti ortofrutticoli sulle tratte da e per la Sicilia, aveva stretto una vera e propria alleanza con emissari imprenditoriali di Cosa Nostra siciliana facenti capo a Gaetano Riina, fratello del noto boss Totò Riina, da anni residente nella provincia trapanese.  Beneficiario principale, nella provincia di Trapani, dell'accordo affaristico mafioso tra gli esponenti camorristi e i mafiosi trapanesi sarebbe stata appunto l'impresa "A.F.M. Autofrigo Marsala", gestita da Ignazio Miceli e Carmelo Gagliano. Tra i beni confiscati risultano terreni, fabbricati, l'intero capitale sociale e il compendio aziendale della società "L.G.F. Trasporti srl" con sede a Mazara del Vallo, veicoli e rapporti bancari, per un valore di oltre 1milione e 800mila euro.

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