Gip dispone giudizio immediato per Emanuele Bonafede e Lorena Lanceri
La coppia è in carcere perchè ospitava in casa e si prendeva cura di Matteo Messina Denaro
Il Gip Antonella Consiglio ha accolto la richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo ed ha disposto il giudizio immediato per Emanuele Bonafede e Lorena Lanceri, la coppia in carcere perchè ospitava in casa e si prendeva cura di Matteo Messina Denaro.
I due coniugi sono imputati per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e procurata inosservanza di pena, cioè gli ergastoli inflitti negli anni al capomafia trapanese. Facevano parte delle ristretta cerchia di fidatissimi dell’ormai ex latitante di Castelvetrano.
Tutti legati ad un unico contesto familiare. Emanuele Bonafede è cugino del geometra Andrea Bonafede, l’uomo che ha prestato l’identità a Messina Denaro. Ed è fratello dell’omonimo di quest’ultimo, Andrea Bonafede, colui che avrebbe fatto da intermediario con il medico Alfonso Tumbarello da cui ritirava le prescrizioni sanitarie per le cure del latitante.
La coppia ospitava il capomafia pranzo e a cena nella loro casa di Campobello di Mazara dove il boss ha trascorso anche la convalescenza Covid. Con la donna, nome in codice “Diletta”, si era creato un rapporto speciale e intimo che aveva finito per ingelosire un’altra donna, Laura Bonafede, la maestra di Castelvetrano, figlia del defunto boss Leonardo.
Era Lorena Lanceri a fare da tramite fra Messina Denaro e Laura Bonafede per la consegna della posta.
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