Erice, slitta la sfiducia a Tranchida
Erice, 1 dicembre 2009- Tra tira e molla, slitta ancora la trattazione della mozione di sfiducia al sindaco di Erice Giacomo Tranchida. Durante l'ulti...
Erice, 1 dicembre 2009- Tra tira e molla, slitta ancora la trattazione della mozione di sfiducia al sindaco di Erice Giacomo Tranchida. Durante l'ultima seduta, infatti, si è parlato del Castello di Venere (l’amministrazione Tranchida intende introdurre un ticket per la visita del Castello) mentre del grande battage del centro destra contro il primo cittadini, silenzio. I 14 consiglieri comunali firmatari della mozione hanno tempo sino a dopo domani per approvarla. Se passa, il sindaco ed il consiglio vanno tutti a casa e si procederà alle nuove elezioni.Intanto è mancato il numero legale e sul fronte dei firmatari si annuncia qualche defezione,. Il fatto di tornare a casa e di andare a votare di nuovo, infatti, non è visto di buon occhio da tanti consiglieri la cui rielezione è a rischio. Ed allora, perché rischiare? Mancheranno di certo due consiglieri, Nino Loggia (Udc),e il presidente del consiglio Giovanna Millocca, ambedue alle prese con problemi acclarati di salute. I voti scendono quindi a 12, ma la mozione per passare ha bisogno di tredici voti, ma un ulteriore calo di consnesi potrebbe aversi se due ex consiglieri del Partito Democratico tornassero indietro sui loro passi. Insomma, il rischio fortre è che l'azione devastatrice annunciata si trasformi in un flop. Con grande soddisfazione del sindaco Tranchida che attende,m da parte sua, l'esito del ricorso al Tar di Palermo che ha conesso la sospensiva al commissariamento del consiglio comunale e che, entrando nel merito, se dovesse approvare il provvedimnento assessoriale, manderebbe dritto a casa i venti consiglieri.
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