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In città spazzatura di "importazione"

22 Dicembre 2014 16:01, di Ornella Fulco
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Dopo lo stop al servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati disposto dai sindaci dei comuni dell'SRR Trapani Nord a seguito della chiusura della ...

Dopo lo stop al servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati disposto dai sindaci dei comuni dell'SRR Trapani Nord a seguito della chiusura della discarica di contrada Borranea, aumenta la spazzatura nei cassonetti trapanesi, per di più conferita al di fuori degli orari stabiliti (dalle 17 alle 22). Nella sola mattinata di oggi sono stati multate, dagli agenti della Polizia municipale di Trapani incaricati dei controlli, 19 persone di cui 15 risultate residenti in altri comuni. “La Regione ha fatto sapere – riferisce il sindaco Vito Damiano – di aver revocato, su nostra richiesta, l’ordinanza che autorizzava l’Ato Palermo 1 e l’SRR Trapani Nord a conferire i rifiuti presso la discarica di contrada Borranea. Abbiamo richiesto anche la revoca di quella che autorizza fino al 28 dicembre il Comune di Partinico a scaricare a Trapani per consentire alla nostra amministrazione di avvalersi della sua discarica”. Intanto, a Palermo, il presidente dell'SRR Trapani Nord e sindaco di Valderice, Mino Spezia, ha incontrato l’assessore regionale all'Energia e Vania Contraffatto. L’ipotesi che si sta valutando è quella di consentire ai comuni più grandi della SRR – in particolare, Erice, Marsala ed Alcamo – di conferire i rifiuti in una discarica del Catanese così da superare in tempi brevi le ordinanze dei sindaci che hanno vietato l'esposizione dei rifiuti indifferenziati fino al 28 dicembre. Per gli altri comuni dell'SRR Trapani Nord la stessa possibilità sarebbe prevista a partire dal 27 dicembre cosa che potrebbe consentire di anticipare di un giorno il termine di scadenza del divieto di conferimento. Spezia ha anche segnalato all'assessore Contraffatto che la SRR ha già stilato due progetti definitivi, corredati delle relative autorizzazioni ambientali, per realizzare una nuova discarica a Trapani ed un impianto di compostaggio a Calatafimi Segesta in un fondo sequestrato alla mafia. Si attende adesso il decreto dell’assessore che dovrà formalizzare la scelta della Regione per rispondere a questa emergenza rifiuti.

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