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Trapani | Cronaca

La Sea Watch 4 è al porto di Trapani, è iniziato lo sbarco

04 Maggio 2021 09:56, di Redazione
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Le persone a bordo sono molto provate

**Aggiornamento** - Al molo Ronciglio stamane c'era anche il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, sta monitorando la situazione e rassicura la cittadinanza circa la bontà delle operazioni eseguite nel pieno rispetto della normativa anti Covid. Sono state le autorità nazionali ad assegnare il porto sicuro di Trapani per lo sbarco e l'intera procedura si sta svolgendo senza alcuna criticità. Sono 70 i minori non accompagnati che verranno trasferiti, nelle prossime ore, da Trapani a Siculiana (Agrigento) per essere ospitati nella struttura di Villa Sikania. Si tratta di un gruppo dei 190 minori salvati. A Villa Sikania, appena ieri sera, sono arrivati 96 migranti minorenni, anche loro non accompagnati, che sono stati trasferiti con il traghetto di linea dall'hotspot di Lampedusa. Nella struttura di Siculiana, i due diversi gruppi dovranno effettuare la sorveglianza sanitaria anti-Covid.

Finiti i controlli si procederà poi alla distribuzione, nei centri della provincia di Trapani e dell'isola degli altri minori. 

Tutti gli altri, in una seconda fase, saranno condotti a bordo delle navi quarantena Splendid e Azzurra alla fonda, l'una di fronte la costa meridionale, l'altra della costa settentrionale.

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La nave Sea Watch 4 è arrivata al porto di Trapani questa mattina presto, intorno alle 6, con 457 persone a bordo, salvate in sei diverse operazioni Sar. Dopo giorni in mare, tra vento e onde alte, e numerosi appelli caduti nel vuoto, alla nave dell'ong è stato assegnato un porto sicuro: sull'imbarcazione ci sono 194 minori non accompagnati, tra cui sei bambini, e 34 donne.

A bordo sono salite le autorità sanitarie per effettuare i tamponi ai minori, che saranno poi i primi a sbarcare. Ieri l'ong tedesca aveva fatto sapere tramite il suo profilo Twitter che le persone soccorse sono molto provate "ma felici di sapere che presto potranno sbarcare". L'altro ieri è stata necessaria un'evacuazione medica.

Per l’imbarcazione umanitaria si tratta della seconda missione: al termine della prima, a ottobre 2020, la Guardia costiera ne aveva disposto il fermo amministrativo, sospeso a marzo scorso dal Tar di Palermo. Giacomo Tranchida, sindaco del capoluogo siciliano, ha affermato che non ci sono rischi relativi al Covid-19 per la comunità locale perché tutti i migranti saranno sottoposti a tampone e quarantena. «Delle strategie di contenimento e gestione dei flussi non spetta a me parlare – ha aggiunto – ma da cittadino dico che occorre evitare che ci siano altri morti in mare».

Ma intanto i naufragi continuano. Undici corpi sono apparsi domenica sulle coste di Zawya, dopo che una barca si è ribaltata. Dodici sopravvissuti sono stati individuati dalla «guardia costiera» libica e portati nei centri di prigionia. Lo ha comunicato la portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) Safa Msheli. Non ci sono invece conferme ufficiali su altre 50 persone che potrebbero aver perso la vita nelle stesse ore.

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