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Mafia e scommesse on line, la Dia esegue dieci misure cautelari [VIDEO] - Trapani Oggi

Campobello di Mazara | Cronaca

Mafia e scommesse on line, la Dia esegue dieci misure cautelari [VIDEO]

08 Novembre 2023 10:06, di Laura Spanò
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L'operazione ha interessato anche appartenenti alla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara

La Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento ha eseguito una misura cautelare nei confronti di 10 persone: una in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 4 divieti di esercizio della professione e dell'attività imprenditoriale. Gli investigatori hanno dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

L'operazione, coordinata dalla Dda di Palermo e denominata "Breaking Bet", ha fatto luce sugli interessi delle famiglie mafiose di Licata Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, e Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, nel business delle scommesse. Agli indagati vengono contestati i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, esercizio abusivo di attività d'intermediazione nella raccolta di gioco, tramite l'installazione di apparecchiature in assenza di concessione dell'Agenzia dei Monopoli, estorsione aggravata dall'agevolazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori.

Stando all'accusa, vi sarebbe stata una capillare distribuzione e installazione di postazioni per il gioco d'azzardo con la costituzione di società intestate a prestanomi schermandone, di fatto, la reale titolarità: tramite gli apparecchi collegati in rete a siti internet esteri, ai giocatori era consentito di partecipare a scommesse su eventi sportivi, scegliere, oltre ai giochi di abilità a distanza anche opzioni di gioco (tipo videopoker, roulette ecc…) caratterizzate dall'alea e dal fine di lucro.

Dalle investigazioni sono emersi gravi indizi sui proventi dell'attività di betting, destinati a contribuire al sostentamento economico delle famiglie mafiose di Licata (AG) e Campobello di Licata (AG) ma anche, in parte, trasferiti a esponenti di vertice della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara (TP), consentendo a Cosa Nostra, oltre all'arricchimento economico, di acquisire, o comunque implementare, il controllo diretto e indiretto di lucrative attività economiche sul territorio. Nel corso dell'attività di polizia giudiziaria sono state eseguite altresì perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati per i quali, fino all'accertamento dell'eventuale colpevolezza in via definitiva, vale comunque la presunzione di innocenza.

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