Misiliscemi: una antenna di telefonia nel posto sbagliato
Il sindaco Tallarita rassicura che l'opera sarà bloccata
“Verrà bloccato il montaggio dell'antenna di telefonia mobile che doveva essere realizzata nella zona di Marausa Lido a Misiliscemi e che tanta apprensione aveva creato negli abitanti della zona”. La rassicurazione arriva dallo stesso sindaco Salvatore Tallarita, che presa visione delle carte relative all'opera e soprattutto all'area dove sarebbe dovuta essere posta l'antenna in questione, ha ribadito “che i lavori saranno immediatamente bloccati, essendo questa un'area a pericolosità media P2”. “Vale a dire - sottolinea Tallarita prendendo spunto dal piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico della Regione Siciliana - che nelle aree a pericolosità P2 e P1 è consentita previa verifica di compatibilità, l'attuazione delle previsioni degli strumenti urbanistici, corredati da un adeguato studio di compatibilità esteso ad un ambito significativo. Lo studio deve tener conto degli elaborati cartografici, per identificare le interazioni fra le opere previste e le condizioni idrauliche dell'area e attestare che le opere non aggravino le condizioni di repicolosità dell'area”. Pare inolte che manchi anche il parere della Scia.
Ma andiamo per ordine. Lo scorso 27 maggio in un terreno dove insistino una trentina di villini, a Marausa Lido, è iniziato lo scavo che sarebbe dovuto servire come base per una antenna di telefonia mobile “impianto inwit spa su cui ospitare Vodafone” sul prolungamento di via Cordelia. Delimitata la parte interessata al posizionamento della base dell'antenna, gli operai hanno iniziato a scavare. La sopresa non si è fatta attendere avevano scavato qualche metro e sul terreno si era formata una pozzanghera. Ma non si erano fermati. Continuando a scavare il rettangolo di terreno si è improvvisamente riempito di acqua, una piscina. A quel punto gli abitanti della zona hanno iniziato a insospettirsi. Quell'acqua spuntata dal terreno doveva essere sicuramente di una falda acquifera e con la penuria d'acqua di questi mesi, sarebbe stato un peccato sprecarla per posizionare un'antenna. Hanno così iniziato a protestare e a corredo hanno prodotto anche delle foto. Non solo, per sincerarsi, semmai ci fosse ancora qualche dubbio, sono state fatte delle verifiche e si è scoperto che si trattava di una falda di acqua dolce. Qualcuno l'ha pure assaggiata. “Insomma – dicono gli abitanti della zona – siamo senz'acqua, sappiamo cosa siamo costretti a fare per approvvigionarci ma nel frattempo abbiamo una falda di acqua dolce e la sprechiamo in questo modo, quando invece il comune di Misiliscemi potrebbe acquisirla e distribuirla ai cittadini per placare la grande sete”.
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