Misure cautelari per 4 minorenni di Palermo, per tentata estorsione aggravata
A novembre avevano preteso, con violenza e minaccia alla vigilanza, di entrare in un locale senza pagare
Stamane la Polizia ha dato corso all’esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, nei confronti di quattro minorenni,
di età compresa tra 16 e 17 anni, indagati del reato di tentata estorsione aggravata. Per tre minori è stata disposta la misura cautelare del collocamento in idonea comunità mentre per uno è stata disposta la misura cautelare della permanenza in casa prescrivendo allo stesso di non allontanarsi.
Il provvedimento è il risultato di mirate indagini, condotte dal personale del Commissariato San Lorenzo, dopo la denuncia proposta dal titolare della discoteca Country di Palermo nella quale nella notte tra il 25 e il 26 novembre 2023 un gruppo di persone aveva preteso, con violenza e minaccia agli adddetti alla vigilanza, di entrare nel locale senza il pagamento del relativo biglietto.
Dopo la denuncia, i poliziotti del Commissarito San Lorenzo attraverso la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza del locale, messe a disposizione dalla parte offesa in sede di denuncia, sono riusciti ad identificare gli odierni indagati, quali appartenenti al gruppo dei giovani facinorosi.
L’intuizione investigativa è stata confermata dalle dichiarazioni rese in Commissariato dai diversi addetti alla sicurezza in servizio quella sera e chiamati ad intervenire per frenare l’illecita pressione del gruppo. Sono state ricostruite con esattezza le singole condotte criminose attruite agli odierni arrestati che con violenza e gravi minacce anche di morte avevano intimato al personale di vigilanza di voler entrare in discoteca senza il pagamento del biglietto. Al diniego di accesso, seguiva una avversa reazione del gruppo di giovani, alcuni dei quali provavano con veemenza a forzare la porta di sicurezza, lanciando anche due transenne di metallo verso l’ingresso, mentre altri, in prossimità del botteghino, consumavano un’aggressione verbale e fisica consistita
in spinte, schiaffi e pugni contro i preposti alla vigilanza.
Del gruppo, due erano riusciti ad entrare nel locale, ma poco dopo tornavano fuori a dare manforte agli altri per poi definitivamente desistere grazie all’intervento pprima di una gazzella dei Carabinieri e successivamente di personale della Polizia.
Di recente, a tre di loro era stato notificato un provvedimento di divieto di accesso ad esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento, ricadenti nelle zone lomitrofe a quelle della discoteca teatro dei disordini, c.d. D.AC.UR., di durata di un anno, emesso dal Questore di Palermo;
ma ciò non è bastato a far desistere due di loro che, pochi giorni dopo la notifica del
provvedimento, il 20 gennaio, sono stati individuati e denunciati dai Carabinieri poiché sorpresi all’interno della predetta discoteca violando il citato provvedimento.
Con riferimento al reato attualmente contestato è bene ricordare che la responsabilità penale degli indagati sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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