Monreale, abusi su due sorelle. In manette 4 persone tra cui una donna
La donna avrebbe tollerato e agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei congiunti
AGGIORNAMENTO - 16,25 - Sono stati arrestati genitori, nonno e zio, la vittima: “E’ successo tante volte”. L’indagine dei carabinieri per violenza sessuale di gruppo, vittime, due sorelle che all’epoca dei fatti avevano meno di 10 anni, nasce dalla segnalazione dell’insegnante di una delle ragazzine, che oggi hanno 13 e 19 anni.
Il racconto alla maestra
Alla maestra di sostegno la bambina ha raccontato che quando aveva nove anni il nonno e lo zio, approfittando del fatto che a casa non ci fosse nessuno, abusavano di lei sistematicamente. Nell’ordinanza di custodia cautelare, chiesta dalla procura coordinata da Maurizio de Lucia, vengono riportate le parole della vittima che descrive in dettaglio le violenze subite in casa. Abusi raccontati anche dalla sorella con le stesse parole. Delle violenze erano a conoscenza i genitori delle vittime che non hanno mai denunciato e perciò sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale in concorso. “Mio zio ha qualche problema con me e anche mio nonno. Era una giornata come questa e io stavo dormendo. La nonna non c’era…”. Comincia così il drammatico racconto della tredicenne che per anni è stata violentata dallo zio e dal nonno e che ha poi raccontato tutto a un’insegnante di sostegno. Gli abusi sono avvenuti quando la piccola aveva solo sei anni e sono andati avanti per anni.
Monreale - Tre uomini e una donna (quest'ultima avrebbe tollerato e agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei congiunti) sono stati arrestati dai carabinieri di Monreale per violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di discendenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di 10 anni.
Le vittime sono due sorelle, che hanno 13 e 20 anni, e sono «stretti parenti» degli indagati. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, ha fatto luce su «reiterati episodi di violenza sessuale che sarebbero stati commessi tra il 2011 e il 2023». La donna avrebbe tollerato e agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei congiunti.
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